Quotidiano | Categorie: Politica

PD:sì Pedemontana ma al servizio del territorio

Di Redazione VicenzaPiù Lunedi 12 Luglio 2010 alle 23:52 | 0 commenti

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Partito Democratico Veneto - Un'opera al servizio del territorio: gratuita, altamente percorribile e rispettosa dell'ambiente che attraversa. Non un'autostrada, ma una tangenziale pedemontana che serva a razionalizzare il traffico e non ad aumentarlo come alternativa nord al Passante.

Il Partito Democratico mette nero su bianco la sua posizione sulla Superstrada Pedemontana Veneta. E lo fa con un documento che sarà inviato a tutti i circoli locali del Pd dell'area interessata dal progetto.

Presentato questa mattina, il testo racchiude alcune proposte migliorative al progetto in termini viabilistici, ambientali ed economici, con un risparmio stimato in circa 240 milioni di euro. Ma punta anche il dito contro il diverso trattamento finanziario riservato al Veneto rispetto alla Pedemontana lombarda (finanziata dallo Stato con 1 miliardo 200 milioni di euro) e contro il ritardo di dieci anni con cui prendono il via i lavori. Un'attesa senza la quale si sarebbe potuto evitare il ricorso al project financing, con le conseguenze che questo comporterà per i cittadini. Alla presentazione del documento sono intervenuti (nella foto) l'onorevole Daniela Sbrollini, Laura Puppato, capogruppo PD in consiglio Regionale, i consiglieri regionali Stefano Fracasso e Giuseppe Berlato Sella, e i delegati per la PDV del PD vicentino Alberto Rigon, Maurizio Scalabrin e Alfio Piotto.
La Pedemontana è un'opera strategica per il territorio, per i cittadini e il sistema produttivo. Questa la posizione del Partito Democratico. Ma con una fondamentale precisazione: è strategica se sarà un'arteria davvero al servizio del territorio. E quindi: gratuita, intergrata al sistema infrastrutturale esistente e costruita con modalità e soluzioni all'insegna della sostenibilità e del rispetto dell'ambiente che ne circonda il percorso.
In questo senso il documento racchiude anche delle proposte migliorative relative a tre diversi tratti del percorso con la rivisitazione del progetto nel tratto Montecchio - Malo, la previsione di accessi più semplici ed agevoli tra Mussolente e Mason e infine il recupero e l'adeguamento della Gasparona tra Thiene e Bassano. Una modifica, quest'ultima, che consentirebbe di evitare una duplicazione della strada e di risparmiare almeno 260 mila metri quadrati di campagna e circa 240 milioni di euro.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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