Partito Democratico: obbedisco sul Torrione, anche
Martedi 25 Luglio 2017 alle 10:44 | 4 commenti
la Vicenda del torrione la dice lunga sul possibile futuro assetto dell'amministrazione comunale a Vicenza. L'attuale vicesindaco ha ideato, certo in accordo con il Sindaco la possibilità di far entrare nel patrimonio comunale il monumento, con disponibilità fra trent'anni, essendo nel frattempo destinato a Museo di una Fondazione privata che si assume molti oneri. Altri, un po' antiquati vorrebbero invece che il Torrrione fosse subito acquisito da parte del Comune. Perfino parte della minoranza, che quasi mai s'ode, si è dichiarata favorevole, mentre i problemi sono all'interno della composita maggioranza. Un noto esponente del Partito Democratico nonchè importante membro dell'associazione "Amici del torrione" si è opposto alla prospettiva indicata dal vicesindaco.
Ha avuto con il consueto fair play del vicesindaco risposta precisa e netta, ovvero alla garibaldina gli esponenti del Partito Democratico devono dire: "Obbedisco" e telegraficamente.
Certo che il Partito di maggioranza nella attuale compagine dell'amministrazione vicentina non ci fa proprio una bella figura, ma è invitato a esprimere alla bulgara il proprio assenso.
In quasi clima elettorale, dove il sindaco non ha ancora proferito il nome del suo successore, cioè di colui che ne dovrebbe continuare lo stile di amministrazione, la vicenda assume un qualche rilievo. I kompagni per circa nove anni hanno solo obbedito al sindaco, ora , se è vero che il vicensindaco sarà il candidato, dovete continuare ad obbedire. La vicenda del torrione deve dimostrare la fedeltà del Partito Democratico nei confronti del possibile futuro sindaco. Il Consigliere Tosetto ha già quasi perso la possibile ricandidatura e il Partito che fa? Obbedisce e tace, come da copione.
Forse un po' di orgoglio di coloro che un tempo si definivano "rivoluzionari" non guasterebbe. Ma forse vi è il desiderio anche nel Partito Democratico di continuare ad occupare poltrone e per questo si adatta?
Forse rileggere il famoso testo di Berlinguer sulla morale farebbe bene e proprio là dove il segretario afferma: "La questione morale, nell'Italia d'oggi, fa tutt'uno con l'occupazione dello stato da parte dei partiti governativi e delle loro correnti, fa tutt'uno con la guerra per bande, fa tutt'uno con la concezione della politica e con i metodi di governo di costoro, che vanno semplicemente abbandonati e superati."
Ci vuole del coraggio per non essere "alla bulgara".
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