Parolin, Cittadini Attivi: limitazioni al traffico, effetti positivi su emissioni PM10 e mortalità
Mercoledi 2 Febbraio 2011 alle 17:51 | 0 commenti
Riceviamo dal Luciano Parolin, Presidente di Cittadini Attivi, Vicenza, e pubblichiamo. Scriveteci anche voi a [email protected] notizie, curiosità , approfondimenti e opinioni.
Il termine PM (dall'inglese particulate matter) significa un insieme di particelle solide e liquide, che si trovano sospese nell'aria che respiriamo. L'Ing. Bruno Agricola Direttore Generale per la Salvaguardia Ambientale del Ministero, ha detto che "il paese ha bisogno di provvedimenti decisi, che siano diffusi su piccola scala e favoriscano gli interessi locali piuttosto che quelli dei grandi gruppi industriali.
"Studi scientifici, hanno dimostrato una stretta relazione tra crescita dei livelli di PM10 e aumento del rischio di mortalità (malattie respiratorie e cardiovascolari). Da ciò si deduce che la riduzione dell'inquinamento da polveri sottili, non può che avere un impatto positivo sulla salute della popolazione, anche se molti si sentono in diritto di fare sparate, senza nemmeno il supporto di un dato scientifico. Le limitazioni al traffico hanno effetti positivi sulle emissioni di polveri sottili, in particolare esistono due tipi di provvedimenti. Il primo consiste nel diminuire la velocità degli autoveicoli su arterie veloci che produce effetto soprattutto nelle aree adiacenti alle principali vie di traffico ad esempio le autostrade per esempio zona Ovest della A4. L'altro provvedimento serve ad ottenere la limitazione del numero di veicoli circolanti, anche targhe alterne. In questo caso i vantaggi sono prevalenti nell'aria urbana. Il Comune di Brescia ha commissionato uno studio alla propria Università degli Studi, per valutare gli effetti dei provvedimenti sul traffico. La ricerca, chiamata "Emissioni dei veicoli in autostrada e simulazione dell'impatto sulla qualità dell'aria nell'area metropolitana bresciana" ha dimostrato che le limitazioni al traffico funzionano. Nel rapporto si legge: "l'analisi ha messo in evidenza che una riduzione della velocità dei veicoli che transitano in autostrada porta un miglioramento crescente della qualità dell'aria, sia in termini di ossidi di azoto che di PM10, al diminuire del limite di velocità da 130 a 90 Km/h prevalentemente nelle aree più prossime all'asse autostradale" La riduzione massima della concentrazione di polveri emesse può essere rilevante. Se la velocità massima varia da 130 km/h a 90 km/orari si ha una riduzione delle concentrazioni dell'ordine del 30 %, sia per gli ossidi di azoto che per le polveri, nelle aree urbane la sorgente che contribuisce maggiormente ad inquinare è il traffico veicolare per il 65%.
Accedi per inserire un commento
Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.