Parco della Pace e protesta di 11 associazioni, le quattro domande di Dovigo e Ferrarin al Comune
Mercoledi 8 Giugno 2016 alle 21:14 | 3 commenti
Di seguito la domanda d'attualità presentata dai consiglieri comunali Valentina Dovigo, Lista Civica e Sel, e Daniele Ferrarin del Movimento 5 Stelle
Da notizie di stampa abbiamo appreso che ben 11 tra comitati ed associazioni del Tavolo della Partecipazione sul Parco della Pace si sono autosospesi, in segno di protesta, dopo aver appreso, dalla stampa, le linee guida di progettazione del parco. Quest’ultime erano state illustrate dai progettisti vincitori del bando alla mostra-mercato “Oltre il giardinoâ€, alla presenza dell'assessore Dalla Pozza.
In particolare associazioni e comitati evidenziano che: “un soggetto istituzionalizzato come il Tavolo della Partecipazione non sia stato consultato né tanto meno coinvolto in questa fase importante di ideazione e visioneâ€; “mancano “riferimenti ai temi della pace e della memoria del percorso che ha portato al parcoâ€.
Nell'ultima riunione del Tavolo della Partecipazione di giovedì 26 maggio 2016, tutte le associazioni (e non solo le 11 autosospese) hanno condiviso e manifestato all'arch. Visalli forti perplessità e contrarietà , in particolare sulla presenza, nell’ipotesi progettuale, di una entrata/uscita base- parco denominata Checkpoint Charlie.
Tutto ciò premesso i sottoscritti consiglieri chiedono:
- se l’amministrazione concordi sull’ipotesi di entrata/uscita base Del Din –Parco denominata Checkpoint Charlie, e, in caso di contrarietà , come intende far si che tale ipotesi progettuale venga stralciata dal progetto in via di definizione;
- se il team di architetti aggiudicatario del bando per la progettazione del parco ha già sottoscritto il contratto con il comune;
- a che punto è la fase di progettazione ;
- quali iniziative l'amministrazione intenda porre in atto in risposta alle richieste delle 11 associazioni (alcune delle quali hanno ventilato anche la possibilità di rioccupare l'area) in merito a “sburocratizzazione, discontinuità dei lavori del tavolo, maggiore apertura alla città , capacità di essere interlocutori credibili ed incisivi con comune e sindaco, rotazione e rinnovamento di ruoli ed incarichiâ€.
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Su tutto il PD nega che vi siano delle "crepe" in maggioranza, si gioca a far finta di niente.