Quotidiano | Categorie: Politica

Parco della Pace, Ciro Asproso: "giù le mani"

Di Note ufficiali Martedi 9 Ottobre 2018 alle 12:28 | 0 commenti

ArticleImage

Il Parco della Pace - scrive il consigliere comunale Ciro Asproso - non è un capriccio consolatorio del centrosinistra, e neppure può diventare il manifesto revanscista del centrodestra al potere. Il Parco della Pace è il frutto maturo della mobilitazione trasversale e a-partitica di buona parte della società vicentina, che ha saputo riappropriarsi di una porzione del territorio comunale, sottraendolo all’innegabile condizionamento esercitato dalla nuova base statunitense “Dal Din”.

Un’area di circa 65 ettari del vecchio aeroporto “Dal Molin”, che a fine 2011 il Comune di Vicenza ha acquisito dal demanio, per destinarla «alla realizzazione di una infrastruttura pubblica a prevalente vocazione ricreativo-ambientale», ai sensi di quanto disposto dal Protocollo d’Intesa siglato, nel luglio di quell’anno, da Presidenza del Consiglio dei Ministri, Ministero della Difesa, Ministero dell’Economia e delle Finanze, Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, ANAS e Comune di Vicenza.

A seguito di ciò, nel 2013, mediante Delibera di Giunta comunale ha preso forma il “Tavolo della Partecipazione”, formato da decine di associazioni vicentine di varia natura. Si è trattato di un processo partecipativo avviato con i principali portatori di interesse per la progettazione degli spazi e delle funzioni del futuro Parco, al fine di garantire una riconversione dell’area ecologicamente ed economicamente sostenibile.

L’annunciata volontà del Sindaco di costituire una selezionata “cabina di regia”, per modificare decisioni assunte in maniera collegiale, suona come uno schiaffo al principio di partecipazione e verso tutti coloro (e sono tanti) che hanno lavorato gratuitamente in tutti questi anni.

Nel chiedere maggior rispetto per le regole basilari della democrazia, chiediamo la convocazione urgente del “Tavolo della Partecipazione” – unico organismo, unitamente al consiglio comunale, ufficialmente preposto a trattare la materia – ribadendo che il Parco della Pace svolge una fondamentale funzione di riequilibrio ambientale, per contrastare le emissioni di CO2 e le isole di calore, e che va preservato da ulteriori impermeabilizzazioni nel primario interesse della città.

Leggi tutti gli articoli su: Comune di Vicenza, Ciro Asproso, Parco della Pace

Commenti

Ancora nessun commento.
Aggiungi commento

Accedi per inserire un commento

Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.





Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
Gli altri siti del nostro network