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Parco della Pace, Achille Variati: "una scelta che resterà nella storia di Vicenza"

Di Comunicati Stampa Martedi 3 Ottobre 2017 alle 17:22 | 2 commenti

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"La scelta del Parco della Pace resterà nella storia di questa città. Come in altre epoche vi restarono Parco Querini e Campo Marzo". Così il sindaco Achille Variati ha commentato l'approvazione da parte della giunta comunale del progetto definitivo - esecutivo della grande area verde di 60 ettari, finanziata dallo Stato per 8,6 milioni di euro nell'ambito delle compensazioni per la base americana "Renato Del Din" e per 3,7 milioni di euro attraverso il bando Periferie.

"Questo parco - ha precisato il sindaco -, che a un osservatore superficiale potrebbe sembrare sproporzionato per Vicenza, resterà infatti a godimento non solo della città, ma degli abitanti di un territorio molto più ampio, e dei turisti italiani e stranieri. Oggi, al termine di un lungo percorso che ha coinvolto la città, e che nella sua fase finale ha raccolto e fatte proprie le raccomandazioni dell'Unesco, chiudiamo la fase della progettazione per passare a quella della gara europea per la realizzazione dei lavori. Per la mia amministrazione è motivo di grande soddisfazione."

"Il parco evolverà nel tempo - prosegue il primo cittadino -, portando la natura fin dentro la città. Ospiterà funzioni ricreative e commerciali e, in caso di grandi emergenze, potrà trasformarsi anche in area di protezione civile. Di sicuro, inoltre, non rappresenterà un'eredità dai costi di gestione eccessivi: insieme ai progettisti abbiamo infatti studiato soluzioni innovative per contenere al massimo le spese, calcolate in 140 mila euro l'anno, di cui i primi due già stanziati. Alla prossima amministrazione spetterà però il compito di individuare il gestore più adatto per questa realtà che io penso possa suscitare anche l'interesse del volontariato".

" Penso che la città debba essere orgogliosa di questa infrastruttura - ha aggiunto l' assessore alla progettazione e sostenibilità urbana Antonio Dalla Pozza - che va a colmare il deficit complessivo di verde per abitante, completa l'asse naturale che si sviluppa da nord a sud della città e raccorda tra loro quartieri popolosi. Oggi, forse, è difficile percepire nella sua interezza la portata di questa operazione che ha visto lavorare al nostro fianco i massimi esperti del paesaggismo italiano ed europeo. Ma il nostro orizzonte è più ampio. Abbiamo pensato a chi crescerà assieme agli alberi del Parco della Pace. Con questo progetto, e con gli altri interventi finanziati dal bando Periferie, questa amministrazione ha completato la visione della Vicenza del 2030".

Come ha descritto oggi l'architetto Benedetto Selleri in rappresentanza del gruppo dei progettisti, sottolineando che a livello internazionale le infrastrutture verdi rappresentano l'elemento strategico delle città del futuro, il parco sarà caratterizzato da una grande ricchezza d'acqua che scorrerà, in modo naturale, da nord est a sud ovest. Ci saranno continui cambi di paesaggio, saranno conservati i segni del passato, come la pista di atterraggio capace di ospitare eventi per 20 mila persone, e gli hangar. Saranno piantati 1.292 alberi autoctoni destinati a raggiungere grandi dimensioni; 8.245 piante forestali per formare boschi tipici del territorio, 62.600 specie erbacee che andranno a ricostituire anche ecosistemi ormai scomparsi dalla campagna veneta; 29.650 grammi di seme per dare alla natura il modo di svilupparsi interamente in loco.

Il parco ospiterà 36.700 metri quadri di laghi di varie profondità per la valorizzazione delle biodiversità; 60.600 metri quadri di canali; 357.700 metri quadri di prati; 31 passerelle; 6 guadi. Per il tempo libero ci saranno 41.900 metri quadrati di aree sportive; 5.000 metri di pista ciclabile; 7 aree didattiche; un'area wilderness; un grande giardino centrale di 200 metri per 60 destinato in particolare ai bambini. Lungo strada Sant'Antonino, oltre alla casa del parco, un hangar sarà trasformato nell'ingresso del parco, un altro in spazio polifunzionale e un terzo nel museo.

L'obiettivo dell'amministrazione è arrivare a brevissimo alla gara europea, in modo da affidare i lavori entro la primavera del 2018. Il cantiere dovrebbe durare 18 mesi, ma tra le proposte migliorative potrà essere introdotta la riduzione dei tempi. Saranno sicuramente previste occasioni di apertura del parco ai cittadini già nel corso della sua realizzazione.

Leggi tutti gli articoli su: base americana, Parco della Pace, Benedetto Selleri

Commenti

Inviato Martedi 3 Ottobre 2017 alle 17:42

Ha ragione Variati e il suo assessore, resterà nella storia...dei bilanci per via del costi che nessuno ha il coraggio di quantificare a partire dallo sfalcio dell'erba, non quella d'importazione olandese.
Il Sindaco non esibisce mai i costi, non se ne preoccupa, speriamo almeno che mettano le panchine per i pensionati...della politica.
Inviato Martedi 3 Ottobre 2017 alle 18:41

E la .....TANGENZIALE NORD ? Quella che era già stata decisa come una delle "compensazioni" alla costruzione della nuova caserma, è stata forse SCAMBIATA con il Parco, che nessuno ha mai chiesto, visto che NON ha alcun valore il Referendum FASULLO, CASARECCIO e assolutamente inutile, cui NON HA PARTECIPATO VOLUTAMENTE l' 80 % dei vicentini ?
Il sindaco Hullweck ci ha lasciato un TEATRO, che i vicentini inseguivano da 60 anni, con Variati dopo 9 anni, nonostante l'enormità di denaro pubblico speso, siamo ancora all'inizio di una storiella che non finirà mai, perchè i soldini non ci sono.
Una NUOVA CATTEDRALE NEL DESERTO !
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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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