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Parcheggi in centro storico, Confcommercio: rivedere tariffe

Di Redazione VicenzaPiù Martedi 6 Marzo 2012 alle 16:53 | 0 commenti

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Confcommercio Vicenza -  Strisce blu in centro storico: tariffe spropositate che scoraggiano gli acquisti quotidiani. Costa più il parcheggio che un litro di latte o il giornale. Confcommercio Vicenza chiede un incontro al Sindaco per rivedere le tariffe, prevedendo il frazionamento progressivo dell'importo da pagare rispetto alla durata della sosta.

Non smettono di arrivare agli uffici della Confcommercio di Vicenza, le segnalazioni sul caro parcheggi in centro storico e il conseguente calo di accessi alle zone commerciali. In sostanza, da quando il Comune di Vicenza ha aumentato le tariffe della sosta, in centro storico ci va meno gente. Con la particolarità che in alcune vie centrali, come Viale Milano, Corso SS. Felice e Fortunato, ecc., dove ci sono negozi di alimentari, giornalai, tabaccherie, panetterie, frutta e verdura, bar, vale a dire attività economiche per le quali il cliente necessita di parcheggiare l'auto per 10-15 minuti al massimo, la tariffa minima per la sosta è di 2 euro. Dal 1 febbraio scorso, infatti, chi parcheggia nelle strisce blu, anche solo per pochi minuti deve necessariamente pagare la tariffa minima di un'ora, che va da 0,60 euro per gli stalli più periferici (ad esempio zona Ospedale) a 2,50 euro per i posteggi centralissimi (ad esempio in Piazza delle Erbe). "Nello stabilire tariffe e modalità il Comune ha unicamente ragionato con la logica della cassa, senza pensare alle reali conseguenze - spiega Matteo Trevisan, presidente del Sezione 1 Confcommercio -. Ciò che sta succedendo, ed è sotto gli occhi di tutti, è che gli accessi in città sono diminuiti, sulle strisce blu ci sono sempre meno auto parcheggiate, mentre nei cittadini si fa largo l'idea che andare in centro costa. Ma in questo modo il centro muore, altro che rivitalizzazione e miglioramento della vivibilità. Si fa semplicemente gioco ai grandi centri commerciali e ipermercati dove parcheggiare è sempre possibile e a costo zero".
A ben guardare è davvero uno sproposito dover spendere, come succede in Corso S. Felice, 2 euro per sostare con l'auto il tempo necessario ad acquistare un quotidiano (costo 1,20 euro) o un litro di latte (attorno ad 1,30 euro di un litro) o bere un caffè (1,10 euro). Alla luce delle varie problematiche segnalate agli uffici della Confcommercio di Vicenza dai negozianti ed esercenti, che puntano il dito soprattutto sulla mancanza di un sistema equo di regolamentazione della cosiddetta "sosta breve" sulle strisce blu, l'Associazione di via Faccio ha chiesto formalmente al Sindaco Variati di fissare un incontro per valutare la possibilità di rivedere le tariffe degli stalli blu, prevedendo il frazionamento progressivo dell'importo da pagare rispetto alla durata della sosta e l'eliminazione dell'obbligo di anticipare la cifra per l'intera ora. "La nostra proposta - spiega il presidente Trevisan - punta ad agevolare la fermata davanti ai negozi per quei clienti che devono fare acquisti veloci, favorendo un'alta rotazione dei posti. Pensiamo, quindi, ad una tariffa che va progressivamente ad aumentare in base all'effettivo utilizzo del parcheggio sulle strisce blu, a partire da un tempo minimo di 15-20 minuti. In questo modo, oltre a tariffe più eque per tutti, verrebbe meno lo svantaggio a carico di tutte quelle attività che si trovano a ridosso degli stalli blu, in cui si deve come minimo pagare la tariffa di parcheggio per un'ora intera. Francamente, credo anche che la somma così frazionata possa servire da disincentivo alla prassi del "rischiare ", che fa si che più di qualcuno lasci comunque l'auto sulle strisce blu per qualche minuto, magari con le frecce lampeggianti e con la speranza che non ci sia un vigile nei paraggi che controlli il regolare pagamento del ticket. Alla fine le tariffe senza eccessi e decisamente più eque favorirebbero anche le casse del Comune".




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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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