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Paolo Colla relaziona su fusione Aim - Agsm, in Sala Bernarda rimangono dubbi senza i... documenti: utile a Vicenza o a Tosi e Variati?

Di Giovanni Coviello (Direttore responsabile VicenzaPiù) Venerdi 14 Aprile 2017 alle 23:51 | 0 commenti

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Stasera la seduta del consiglio comunale monotematica sulla fusione tra Aim Vicenza e Agsm Verona, in cui non era previsto alcun voto, è stata particolarmente pacata anche se la discussione è stata, inusualmente, ricca di spunti, che approfondiremo domani, dopo la relazione dell'amministratore unico di Aim, Paolo Colla, accompagnato dal direttore generale Dario Vianello e palesemente affaticato anche nella voce, ha detto, dalla lunga trattativa in corso che necessita ancora di mettere a fuoco alcuni punti fondamentali per i vertici vicentini. Le opposizioni, lo anticipiamo, hanno prima di tutto rinnovato le proteste per il lamentato ostruzionismo alla consultazione doverosa, e propedeutica ad ogni valutazione tecnica dell'operazione, di tutti i documenti.

Compresi quelli "secretati" sulle valutazioni da parte degli advisor delle varie opzioni inizialmente in discussione: la cessione a un gruppo terzo molto più grande, l'allenza con Ava e Etra per poi andare a nuove trattative con terzi con un forza contrattuale maggiore, l'aggregazione con Verona

Prima che intervenisse la maggioranza, che ha evidenziato i punti a favore dell'aggregazione che darebbe vita alla quinta azienda nazionale del settore realizzando, lo ha sottolineato con lucidità di visione Tommaso Ruggeri, uno dei pochi casi di attuazione di una strategia comune e di sistema nel vecchio nord est, i consiglieri di minoranza hanno ribadito che, per accompagnare all'assenso politico di massima già manifestato all'unanimità per una aggregazione "veneta" una convinta adesione al progetto specifico, avranno bisogno di tempo per studiare i documenti.

Il sindaco Achille Variati, che ha assicurato la loro disponibilità non appena li riceverà la Giunta una volta siglata la bozza ufficiale di accordo tra le due municipalizzate, ha evidenziato, però, che, fatti salvi i dovuti passaggi, i tempi non potranno di certo allungarsi oltre il mese visto anche la giunta di Flavio Tosi (in sala c'era il vicentino Carlo Rigon del Fare a seguire epr lui la seduta) è in scadenza di mandato (le elezioni a Verona ci saranno l'11 giugno, ndr).

In sintesi, comunque, come in parte anticipato dalla stampa locale, che, se ne sono lamentati i consiglieri di opposizione, ha saputo tutto ben prima di loro, che pure devono esercitare diritti e doveri di controllo a tutela degli interessi dei cittadini, il Comune di Vicenza avrà il 42% delle azioni della società a cui verranno conferite le attività di Aim e Agsm mentre a Verona toccherà "solo" il 58% della newco (nel cda 5 membri di cui due scelti da Vicenza e due Ad di cui uno di nomina berica) anche se il rapporto tra il fatturato di circa 300 milioni di euro all'anno del gruppo vicentino per i settori interessati alla fusione, energia e rifiuti, è molto più piccolo di quello dell'azienda veronese pari a 800 milioni.
Se questo è un sicuro riconoscimento della bontà del lavoro fatto da quando nel 2008 l'azienda era vicina al crac, per alcuni consiglieri di opposizione potrebbe essere anche un campanello d'allarme: "la sottovalutazione di Verona potrebbe nascondere problemi ignoti come farebbe temere anche la multa di 5.3 milioni comminata alla Agsm a febbraio dall'Authority per l'Energia e il gas e perciò vogliamo tutti i documenti prima di decidere".
Documenti che anche il sindaco Achille Variati ha affermato di non aver visionato scatenando all'improvviso l'unica, incredula e rumorosa reazione della serata da parte, soprattutto, di Liliana Zaltron, Francesco Rucco, Gioia Baggio e Claudio Cicero che hanno rinfocolato i loro dubbi sulla "fretta" di concludere "per il bene di Vicenza, per una necessità di Tosi di risolvere i problemi di Agsm o per la rinverdita alleanza politica tra il sindaco uscente di Verona, con ambizioni anche nazionali, e quello di Vicenza che fra un anno, nel 2018, potrebbe giovarsi dell'amicizia di Tosi per i suoi progetti?".

Anche questi per ora secretati...


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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