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«Le rappresentanze sindacali unitarie del comune di Vicenza esprimono solidarietà ai colleghi che sono stati raggiunti da un avviso di procedimento disciplinare notificato direttamente nei luoghi di lavoro». Ha esordito con queste parole Enzo Pancera della Cgil Funzione pubblica (in foto) mentre una ventina di dipendenti teneva stamani un sit-in per protestare contro l'azione disciplinare avviata dall'amministrazione proprio in relazione al caso delle cosiddette pagelle piratate.

«Il vero punto della questione - spiega lo stesso sindacalista - sta nel criterio con cui sono stati assegnate le valutazioni ai dipendenti: non è possibile che siano sempre alte per alcuni settori e sempre basse per altri come la biblioteca o la scuola che peraltro hanno ricevuto parecchi apprezzamenti da enti o soggetti terzi». Ma la giornata ha avuto il suo passaggio fondamentale quando Maria Teresa Turetta, responsabile provinciale Cub, è entrata nell'ufficio del capo dell'avvocatura comunale Maurizio Tirapelle. Il quale con Danilo Guarti (dirigente dell'ecologia) e Cristiano Rosini (dirigente della polizia municipale) costituisce la commissione disciplinare che si sta occupando del caso. Turetta che era assistita dall'avvocato Chiara Muti e dall'avvocato Renato Ellero, in mattinata aveva diramato una nota di fuoco in cui contestava non solo l'operato dei dirigenti ma anche la decisione del segretario generale Antonio Caporrino di discolpare i dirigenti per un omesso controllo sulle falle informatiche che hanno permesso ad altri dipendenti del comune di visionare i dati riservati con le singole valutazioni sul personale. Con l'occasione i dipendenti hanno esposto uno striscione di protesta in cui era scritto «indagateci tutti».

Bocche cucite invece da parte dei due legali. L'avvocato Muti ha spiegato che durante l'udienza di oggi la commissione si è limitata ad ascoltare le argomentazioni fornite dalla controparte. Più politico è stata invece l'uscita di Ellero: «Spero che alla fine prevalga l'intelligenza. Il che sino ad oggi non è successo. Faccio presente al sindaco democratico Achille Variati che sino ad oggi a palazzo Trissino si è tollerato che certe sciocchezze sul conto dei dipendenti si ingigantissero a dismisura. Non vorrei che alla fine qualcuno rimanga schiacciato dal peso di tale ingigantimento».