Ospedale San Bortolo: nuovo sguardo sull’utilizzo della tecnologia 3D in chirurgia
Giovedi 16 Luglio 2015 alle 17:45 | 2 commenti
L'ULSS 6 Vicenza ha illustrato giovedì 16 luglio presso la Direzione Generale dell’ ULSS 6 Vicenza all'Ospedale San Bortolo un’innovazione relativa alla tecnologia 3D applicata alla chirurgia. Relatori il Direttore Generale dell’ ULSS 6 Dr. Ing. Ermanno Angonese, il Direttore dell’ U.O. di Urologia ULSS 6 prof. Andrea Tasca ed il Dr. Sabino Pisani, responsabile tecnico dell’ innovazione. Presenziera’ il Dr. Giovanni Gottardelli, Amministratore Unico dell’azienda KMoney Italy srl.
Ecco il resoconto dellULSS 6:
Va premesso che gran parte delle affezioni urologiche di interesse chirurgico, possono essere affrontate con metodiche mini invasive, in particolare quella laparoscopica e robotica. Oltre alla minore invasività , i vantaggi più rilevanti di queste tecniche, rispetto a quella chirurgica tradizionale, risiedo-no nella magnificazione delle immagini, nell’ utilizzo di telecamere e monitor ad alta definizione e, potenzialmente, nell' uso della tecnologia 3-D. Quest' ultima, sempre piu’ frequentemente impiegata negli ultimi anni, in vari ambiti, tra cui quello ludico- ricreativo, e’ tuttavia gravata da alcuni inconve-nienti, in primis l' affaticamento visivo. I Ministeri dello sviluppo tecnologico e della salute hanno, pertanto, suggerito di limitare il suo utilizzo, soprattutto da parte dei soggetti in tenera eta’.
La tecnologia 3-D attualmente disponibile in commercio fa riferimento ad un sistema di trasmissione delle immagini cosi’ detto ‘passivo’, che prevede l' utilizzo di occhiali polarizzati, sincronizzati alla stessa frequenza del monitor. Il monitor, in questo caso, visualizza due riprese simultanee che ven-gono filtrate dagli occhiali ed inviate separatamente all’ occhio destro e a quello sinistro. La qualità del 3D passivo non è ottimale perchè questo sistema non permette di localizzare con pre-cisione l’ oggetto inquadrato nello spazio. Più recentemente sono stati concepiti sistemi 3-D svinco-lati dall' utilizzo delle lenti polarizzate che permettono di avere una visione piu’ reale.
Il sistema ' Kiwie RealVision' , presentato in sede di conferenza stampa, rappresenta un’ evoluzione di tale tecnologia. Esso consente una visione da varie angolazioni, non soffre di perdite di luminosità e trasmette immagini ad una profondita’ reale. Rispetto al sistema 3-D ‘passivo’ tale sistema genera, a livello corticale, un' esperienza visiva reale e costruttiva, dissociata per i due occhi, tollerata perfet-tamente, con una distanza percepita reale e non variabile da soggetto a soggetto. Il risultato atteso è un defaticamento rispetto al sistema tradizionale.
Allo scopo di verificare l’ applicabilita’ in ambito clinico di tale sistema, e’ stato recentemente avvia-to, presso il reparto di Urologia dell’ Ospedale S. Bortolo e una volta superato l’ esame del comitato etico aziendale, uno studio orientato, in prima istanza, alla valutazione dell’ affaticamento visivo in corso di chirurgia laparoscopica con l’ utilizzo dei sistemi 2-D e 3-D. Ha fatto seguito una fase speri-mentale su animale e clinica, tuttora in corso, che ha posto a confronto il sistema 3 D tradizionale con quello di recente concezione. I risultati preliminari dello studio, condotto in collaborazione con i colleghi dei Reparti di Oculistica e Neurologia, oltre che con il dott. Pisani in qualita’ di optometrista, indicano che il sistema “Kiwie RealVision†garantisce un’ ottima qualita’ delle immagini in assenza di affaticamento visivo a carico dell’ équipe chirurgica.
Accedi per inserire un commento
Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.