Ospedale di Santorso: il Nursind chiede intervento dell'Ispettorato del lavoro
Sabato 14 Giugno 2014 alle 14:47 | 0 commenti
Nursind di Vicenza - Lo scorso 12 giugno il Nursind ha dichiarato lo stato di agitazione per la preoccupante carenza di personale nel Dipartimento di Urgenza, in Ostetricia e per la contrarietà al progetto di riorganizzazione dell’area chirurgica. Progetto, quest’ultimo, che prevede una riduzione del personale a parità di carichi di lavoro e posti letto.
“La dichiarazione dello stato di agitazione – spiega il segretario Andrea Gregori – si è resa necessaria per la scarsa propensione al dialogo dell’amministrazione dell’Ulss 4 Alto Vicentino. Dialogo che il sindacato ha tenacemente cercato negli ultimi mesi, trovandosi di fronte soltanto porte chiuseâ€. Le aree interessate dal disagio stanno sostenendo un carico di lavoro e di orario che rende potenzialmente pericolosa l’attività assistenziale. I numeri sono chiari ed esprimono le oggettive carenze di personale: tre infermieri in meno all’Uoic, due infermieri in meno in Rianimazione, due ostetriche in meno e la presenza di un solo infermiere per turno con sei pazienti nella Stroke unit. “Una situazione che deve trovare una tempestiva soluzione – sottolinea il segretario Andrea Gregori – ed il tentativo di conciliazione davanti al Prefetto rappresenta per il Nursind l’ultimo tentativo per risolvere la vertenza, dopodiché l’azione sindacale, per forza di cose, si dovrà spostare su un diverso livello, interessando gli organi ispettivi preposti (Ispettorato del lavoro), affinché venga verificata la liceità della programmazione della turnistica e dello straordinario del personaleâ€. Un passo inevitabile, di fronte ad un’amministrazione aziendale che nel tavolo di trattativa dichiara sempre di agire con il massimo rigore e rispetto delle regole sugli aspetti che riguardano il personale. Il consiglio del Nursind non lascia spazio ad interpretazioni: “sarà opportuno che l’amministrazione dell’Ulss 4 si presenti al tentativo di conciliazione prefettizia con proposte concrete e chiare, così da evitare l’interessamento di organi ispettivi che dovrebbero risolvere la questione con modalità meno conciliantiâ€.
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