Oltre 300 lavoratori metalmeccanici Fiom Cgil da Sovizzo a Tavernelle
Lunedi 12 Dicembre 2011 alle 14:48 | 0 commenti
 
				
		
		Fiom Cgil  -  Oltre 300 lavoratori metalmeccanici da Sovizzo a Tavernelle (SR 11) -  Contro la manovra Monti, le norme penalizzanti sulle pensioni e contro  l'art. 8 della manovra di agosto!
Oltre 300 lavoratori dell'Ovest  Vicentino, a cui si sono aggiunti gli studenti provenienti da Vicenza,  hanno di fatto paralizzato il traffico sull'asse Vicenza-Verona (SR 11)  all'altezza di Tavernelle-Sovizzo-Altavilla dalle 9,30 alle 11,30 di  questa mattina		
I lavoratori hanno voluto far sentire tutta la loro indignazione contro la manovra del Governo, in particolare contro il pesante attacco alle pensioni con l'abolizione di fatto delle pensioni di anzianità, e contro la forte penalizzazione sui redditi dei lavoratori dipendenti prevista in altre misure della manovra.
"Oltre a questo - afferma il segretario generale della FIOM di Vicenza e provincia Maurizio Ferron -  lavoratori metalmeccanici chiedono di rimettere al centro della politica e delle scelte economiche il lavoro, la sua dignità e la difesa dell'occupazione. In particolare protestano contro le scelte della Fiat che cancellano il contratto nazionale e negano ai lavoratori i minimi diritti di democrazia - prosegue Ferron -  come quello di eleggere i propri rappresentanti e di aderire liberamente al sindacato".
"Di fatto la FIAT vuole espellere la FIOM dalle aziende del gruppo", sentenzia il segretario generale dei metalmeccanici della Cgil. "Il caso è emblematico - spiega Ferron -  perché rischia di prefigurare il nuovo modello di relazioni sindacali e aziendali che con l'articolo 8 della manovra varata ad agosto dal Governo Berlusconi si estenderà a tutto il mondo del lavoro". 
Un modello, come si diceva, già prefigurato dall'articolo 8 che permette alle aziende di derogare da tutte le norme di legge e di contratto creando così una balcanizzazione delle regole sul lavoro e sui diritti. 
"Bisogna cancellare l'art. 8 - conclude Ferron -  e riconquistare il contratto nazionale unico di tutti i metalmeccanici in scadenza a fine anno e rimettere al centro il lavoro verso un nuovo modello economico e di sviluppo non più governato dalla Finanza , dalle speculazioni e dalle banche".
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