Nuovo percorso cicloturistico della Media Pianura Vicentina
Lunedi 2 Febbraio 2015 alle 18:08 | 0 commenti
Il PIA-R, il progetto integrato d’area rurale della Media Pianura Vicentina, lancia un nuovo percorso cicloturistico realizzato nel territorio della pianura vicentina, presentato il 30 gennaio a Camisano Vicentino, Comune capofila, per rilanciare il territorio. L’itinerario prevede 45 km ad anello, intersecati con la Treviso-Ostiglia, e mira ad aumentare l’attrattività dell’area collegandola all’offerta turistica regionale.
La presentazione ufficiale del progetto:
Con la realizzazione del nuovo percorso cicloturistico giunge al traguardo il progetto integrato d’area rurale (PIAr) della media pianura vicentina che, dal 2011, ha messo in rete i comuni di Camisano Vicentino (capofila), Gazzo, Grisignano di Zocco, Grumolo delle Abbadesse, Quinto Vicentino e Torri di Quartesolo assieme ad altri soggetti pubblici e privati tra cui associazioni di categoria, consorzi di promozione, pro-loco ed altri enti impegnati nella valorizzazione del territorio.
Obiettivo del partenariato: rilanciare il territorio attivando, grazie agli oltre due milioni di finanziamenti PSR per lo sviluppo delle aree rurali, interventi volti a migliorare la qualità della vita della popolazione residente, al restauro del patrimonio storico-architettonico legato al mondo rurale, alla valorizzazione delle produzioni agricole di qualità e soprattutto a creare un prodotto turistico nuovo in grado di offrire al turista/visitatore una vera esperienza rurale, a contatto con le tradizioni, la terra e la cultura locale.
Spina dorsale del progetto, che da sola ha attivato risorse per un totale di circa 928.000 mila euro e attorno alla quale son gravitati gli altri interventi, è stata la realizzazione dell’itinerario naturalistico ciclo-pedonale ora ultimato e censito a livello regionale come Percorso cicloturistico della Media Pianura Vicentina.
EPC European Project Consulting srl, società vicentina di Dueville specializzata in strategie di sviluppo territoriale mediante l’accesso a fondi europei o regionali, ha affiancato i comuni in tutte le fasi del progetto e nelle attività di animazione realizzate nel territorio.
Il nuovo percorso cicloturistico propone un itinerario di 45 km ad anello che si snoda nel ‘corridoio verde’ compreso tra il fiume Tesina ad Ovest, al confine con Vicenza, e la destra Brenta ad est. Interessa un ambito territoriale di circa 121 km quadrati di superficie che ha ruralità e fluvialità come comuni denominatori: l’area è caratterizzata da una fitta rete di fiumi, torrenti, rogge e da un ambiente naturale ancora integro dove si susseguono ampie praterie, risaie, campi coltivati a cereali.
Il percorso, interamente pianeggiante e alla portata di tutti, insiste principalmente su viabilità rurale e urbana esistente, su lungargini e strade interpoderali ed è ben segnalato da apposita cartellonistica. Strategica in prospettiva futura, anche per attrarre gli appassionati cicloturisti che si muovono su lunghe percorrenze, è l’interconnessione con la ciclabile di interesse sovraregionale Treviso-Ostiglia all’altezza di Poiana di Granfion, frazione di Grisignano di Zocco.
Attraversando i sei comuni, il percorso intercetta tutti gli aspetti più interessanti dell’area. Offre l’opportunità di un viaggio slow attraverso verdi praterie in cui la vegetazione si specchia su acque cristalline, splendide ville venete e palladiane (tra le quali i due siti patrimonio Unesco Villa Thiene di Quinto Vicentino e Villa Chiericati Porto Rigo di Grumolo delle Abbadesse), antiche pievi e oratori, fattorie didattiche, aziende agricole ed agrituristiche dove è possibile degustare e acquistare i prodotti tipici e genuini dell’area.
Molti i tesori del gusto di questo territorio, tra i quali vanno ricordati prodotti a denominazione di origine protetta quali il Grana Padano Dop, prodotto in alcuni caseifici dalla storia ultrasecolare, e l’Asiago Dop, altro formaggio simbolo dell’eccellenza agroalimentare italiana nel mondo.
Un prodotto di grande tradizione è il Riso di Grumolo delle Abbadesse, coltivato sin dal Cinquecento grazie all’opera delle monache dell’abbazia benedettina di San Pietro di Vicenza. Tradizionalmente si coltivano le varietà carnaroli e il vialone nano, varietà veneta per eccellenza. Il vialone nano di Grumolo delle Abbadesse è stato inserito dalla Regione veneto e da Slow Food tra i prodotti da tutelare e promuovere; a tal fine è stato creato il Presidio Slow Food del Riso Vialone Nano di Grumolo delle Abbadesse. Nel 2008 il comune di Grumolo ha istituito, per il riso, il marchio DeCo, quale produzione specifica del territorio.
L’area ha il privilegio di essere sede di un altro Presidio Slow Food, il Mais Biancoperla, antica varietà pregiata la cui produzione è ritornata ad essere oggi quantitativamente significativa e la farina ad essere ricercata dai consumatori.
Il nuovo percorso e le opportunità di turismo lento nel territorio del PIAr saranno ora promossi anche attraverso un video promozionale, il sito web dedicato www.percorsomediapianuravicentina.it , mappe cartacee contenenti il tracciato del percorso e tutte le informazioni utili relativamente ai principali luoghi di interesse e alle strutture che offrono ospitalità .
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