No a ipoteche Equitalia sotto 8.000 euro
Sabato 27 Febbraio 2010 alle 00:30 | 0 commenti
Adico      Â
Class action contro Equitalia: illegittime le ipoteche per debiti inferiori agli 8.000 euro
La Corte di Cassazione ha stabilito - con la sentenza n. 4077 del 22 febbraio 2010 - che sono illegittime le ipoteche iscritte sui beni immobili se il debito reclamato e' inferiore agli 8.000 euro e se non se ne da' preavviso al contribuente.
"Una sentenza che rasserenerà migliaia di italiani alle prese ogni mese con l'insopportabile peso delle rate del mutuo, dell'auto o del televisore e che rischiavano vedersi mettere un'ipoteca sulla casa per poche centinaia di euro non pagati" spiega il presidente dell'ADICO, Carlo Garofolini.
Una decisone che, tuttavia, non ha affatto convinto Equitalia che si e' rivolta alla Cassazione. La societa' incaricata proprio per la riscossione coatta dei tributi ha, infatti, ritenuto incompetente il giudice di Pace, essendo intervenuta la giurisdizione esclusiva delle commissioni tributarie dl 223/2006 e spiegando che il limite di valore interessa unicamente l'espropriazione immobiliare e non anche l'iscrizione di ipoteca.
Per la suprema Corte e', infatti, nulla l'iscrizione ipotecaria sui debiti di modico valore. Deve sempre superare gli 8 mila euro l'importo della cartella esattoriale sulla base della quale viene esercitata la formalità -ipotecaria prevista dall'art. 77 del dpr a. 602/1973. Ciò in virtù del fatto che "l'iscrizione di ipoteca - si legge nella sentenza - e' un atto preordinato e strumentale all'espropriazione immobiliare e in quanto tale ne eredita le regole operative".
In conseguenza del rigetto del ricorso l'Equitalia e' stata anche condannata al pagamento delle spese del giudizio liquidate.
"Una sentenza clamorosa che ora apre le porte per una class action storica contro Equitalia per la revoca di un milione di ipoteche e il risarcimento danni ad un milione di contribuenti" conclude il presidente dell'ADICO.
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