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Nitrati: Roma non rispetta le Direttive europee, Zanoni attacca il ministro Catania

Di Redazione VicenzaPiù Martedi 29 Gennaio 2013 alle 14:22 | 0 commenti

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On. Andrea Zanoni, Idv  -  Nella norma di conversione del Decreto Sviluppo un articolo, risultato di un emendamento presentato dal senatore del Pdl Enzo Ghigo, rimanda di un anno intero l'attuazione della Direttiva europea "Nitrati" del 1991. La normativa comunitaria impone limiti all'impiego dei fertilizzanti azotati in agricoltura, ovvero i liquami provenienti dagli allevamenti, per arginare l'inquinamento delle falde e dei corsi d'acqua.

Il 23 gennaio, l'eurodeputato e membro della commissione ENVI Ambiente, Salute Pubblica e Sicurezza Alimentare, Andrea Zanoni (IdV) ha portato la questione all'attenzione del Ministro delle Politiche Comunitarie Enzo Moavero Milanesi a Bruxelles: «In quell'occasione ho sottolineato che l'Italia sta nuovamente snobbando le indicazioni Europee pur avendo già 26 infrazioni ambientali aperte. Con l'articolo approvato, il Ministro Catania espone il Paese al rischio che scatti una nuova procedura dell'Unione Europea e che vengano bloccati i fondi per gli agricoltori italiani».
Legambiente è intervenuta sulla questione annunciando di voler denunciare la violazione del diritto comunitario alla Commissione europea. L'associazione ambientalista ha sottolineato che il problema dell'impiego dei fertilizzanti azotati riguarda in particolare la Pianura Padano Veneta, dove le acque superficiali e di falda risentono dei carichi di azoto dovuti allo spargimento dei liquami nei campi, sostanze che provengono dagli allevamenti intensivi. «È assurdo mettere a rischio i contributi europei per gli agricoltori per favorire quelle poche aziende che non si sono ancora messe in regola con la legge - ha spiegato Zanoni - Il Ministro Catania, capolista dell'Udc in Veneto, non faccia campagna elettorale con queste norme anti europee, che oltre ai mancati finanziamenti all'agricoltura, faranno scattare sanzioni che dovranno essere pagate da tutti i cittadini ed avranno effetti deleteri sulle falde acquifere minacciate dai nitrati». 
A causa di ciò, In Veneto i finanziamenti all'agricoltura potrebbero essere tagliati in una misura che andrebbe dai 10 ai 50 milioni in meno sui 400 erogati dall'Europa ogni anno. A maggior ragione dopo che il 16 gennaio il Commissario europeo all'Ambiente Janez Potocnik ha dato 5 giorni di tempo all'Italia per adeguarsi ai limiti stabiliti dall'Europa in materia di reflui da stalle e nitrati. L'Europa è molto chiara in materia di nitrati: sono tollerati 170 chili di azoto da liquami animali per ettaro nelle zone definite vulnerabili per la presenza di falde acquifere e 340 chili per ettaro per le aree ordinarie. Il Decreto Sviluppo ha previsto, invece, la soglia massima di 340 ovunque, fino alla ridefinizione delle aree da parte delle Regioni. E proprio tra le Regioni, si è distinta l'Emilia Romagna. «Mi complimento con l'Emilia Romagna che ha deliberato la conferma delle proprie aree vulnerabili e che non applicherà il Decreto per non far rischiare multe a carico dei propri cittadini - ha concluso Zanoni - Visto che il Ministro non ha intenzione di fare retro marcia, sto preparando con i miei esperti un'interrogazione da presentare alla Commissione europea. L'Italia è già stata oggetto di una procedura d'infrazione nel 2008 per la concentrazione di azoto nei terreni. Se si continua su questa strada il Ministro Catania ci farà fare il bis»

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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