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Davide Vittorelli, Sinistra Ecologia Libertà Vicenza - Ai miei rappresentanti, i parlamentari di Sinistra Ecologia Libertà, non ho nulla da rimproverare per ciò che è accaduto ieri durante l’elezione del nuovo presidente della Repubblica, anzi. Hanno sostenuto l'uomo giusto, ma soprattutto hanno appoggiato le sue idee, le sue battaglie, la sua storia e la sua esperienza. In momenti di crisi straordinaria è necessario lasciarsi il passato alle spalle e smarcarsi dai tatticismi  di palazzo per investire, coraggiosamente, nel futuro con persone, competenze e talenti, capaci di mettere in atto nuove ed inedite prospettive politiche.

Stefano Rodotà rappresentava proprio questo: la chiusura di una stagione fallimentare organizzata ed alimentata per anni da una classe politica incompetente. Una persona perbene, giurista, scrittore, professore, che vive da anni sulle barricate della buona politica. Ricordiamo le sue battaglie per la trasparenza e la legalità, sempre primo firmatario nei referendum per i beni comuni, uomo di Stato e diritto, rigorosamente laico, ma rispettoso della fede altrui. A questa figura eccezionale, che si è conquistata il consenso di moltissimi cittadini, ma anche di molti esponenti del mondo della politica, della cultura e del giornalismo, si è preferita invece la conservazione e la stagnazione del panorama politico, con la riproposizione degli stessi protagonisti dell'ultimo quinquennio. Il raggiante sorriso di Berlusconi ed il suo lungo applauso all'elezione di Napolitano fanno intendere chiaramente che l'operazione è stata orchestrata nelle stanze dei bottoni, da appassite classi dirigenti che pensano solamente alla propria autoconservazione. Dopo il Governo Monti, sostenuto da PD e PDL, presto verrà proposto l'ennesimo governo ibrido tra destra e sinistra, tra Berlusconi e Bersani (o chi per lui) di cui ovviamente, Sinistra Ecologia Libertà non farà parte. Siano pertanto orgogliosi, i parlamentari di Sinistra Ecologia Libertà, della loro scelta di campo e della loro coerenza e si ricordino di questa elezione, perchè oggi sono tra i pochi che, in Parlamento, possono camminare a testa alta.