Mutande Day, in Prefettura mutande per tutti
Sabato 4 Febbraio 2012 alle 17:24 | 0 commenti
Usb, Unione Sindacale di Base - Venerdì 3 febbraio un centinaio di immigrati e italiani si sono trovati con un freddo gelido alla prefettura di Vicenza per il "mutande Day", promosso dall'USB (Unione Sindacale di Base). Due lavoratori e due membri della USB hanno portato un mutande in omaggio, al prefetto di Vicenza. Se l'Italia è in recessione, ciascuno dia quel che può .... (photo gallery) E per gli immigrati messi a nudo dalla crisi, l'ultima frontiera della condivisione diventa il sacrificio dello... slip!
E' accaduto venerdì a Vicenza, dove il fronte della protesta contro la maggiorazione degli oneri per il rinnovo del permesso di soggiorno ha fissato i suoi avamposti più creativi, mentre nei palazzi romani freneticamente si discute. La supertassa sulla richiesta o il rinnovo del permesso di soggiorno per gli immigrati, introdotta dal decreto Tremonti-Maroni agita il quadro politico, sociale, sindacale. E minaccia di trasformarsi in questione dirimente ben oltre la coreografica protesta. Una tagliola imprevista per il governo Monti, stretto tra l'esigenza di non sconfessare manifestamente la normativa approvata dal centrodestra e la necessità di rimodulare una tassa dall'effetto dirompente per milioni di lavoratori extracomunitari già provati dalla crisi e sostenuti - nella propria battaglia di tasca e di principio - anche dal centrosinistra di governo. Se il ministro dell'Interno Anna Maria Cancellieri, nel Cencelli dei tecnici nominata in quota Pdl, prova a "svelenire" il clima annunciando nel giro di un paio di settimane "una norma che rivoluzionerà il sistema di rilascio dei permessi di soggiorno e porterà a cambiamenti che si rifletteranno in un contestuale beneficio economico".
La U.S.B non sta con le mani in mano e, in attesa di vedere e valutare le innovazioni allo studio del Viminale, alza la voce contro una tassa "odiosa" e dall'impatto devastante: fino a 1.088 euro nel caso di famiglie con almeno due figli maggiorenni ma spesso ancora a carico. "Poiché a pagare siamo sempre noi, mentre il Governo incassa i soldi, consegneremo mutande alle prefetture se questo può servire a salvare la nave Italia" è la provocazione di Aboubakar Soumahoro, responsabile nazionale Usb. "Una norma razzista".
In Italia ci sono tra 500 mila e un milione di immigrati senza permesso di soggiorno. Tutti lavorano quando possono, ma sono senza diritti. Non hanno diritti sul lavoro (salario, malattia, infortunio, ferie, pensione), non hanno diritti civili (affittare una casa, sposarsi, fare un abbonamento, aprire un conto in banca, rivedere la propria famiglia). Sono anzi considerati alla stregua dei "criminali" e possono essere messi in un CIE fino a 18 mesi. Sono semi-schiavi, sfruttati in nero da persone senza scrupoli che spesso non pagano loro neanche il salario di fame che avevano promesso.
Molti di loro hanno cercato di regolarizzarsi con la sanatoria del 2009 (quella per colf e bandanti), pagando 500 euro allo Stato, con la promessa di un permesso di soggiorno ...che non è mai arrivato!!!
1) rilascio del permesso di soggiorno per chi è stato truffato dalla sanatoria truffa.
2 )diritto di voto per gli immigrati
3) prolungamento del permesso di soggiorno per chi ha perso il lavoro,
4) rilascio del permesso di soggiorno per chi dinuncia il datore di lavoro in nero o lo sfruttamento sul lavoro
5) diritti d'asilo per i profughi,
6) riconoscimento della cittadinanza per chi nasce e vive in italia,
7) chiusura immediata dei centri d'espulsione e identificazione (cie)per immigrati clandestini,veri e propri lager, privi di ogni diritto e garanzie.
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