Quotidiano | Categorie: Musei, Storia

Museo del Risorgimento e della Resistenza: 5.800 visitatori nella Giornata del Tricolore

Di Redazione VicenzaPiù Mercoledi 6 Aprile 2011 alle 17:59 | 0 commenti

ArticleImage

Comune di Vicenza  -  Nel giorno più importante delle celebrazioni per i 150 anni dell'Unità d'Italia, il Museo del Risorgimento e della Resistenza di Vicenza ha registrato un'affluenza di 5.810 persone che, ininterrottamente dalle 9 di mattina alle 19, sono entrate nell'istituto museale e hanno spesso atteso ordinatamente di poter proseguire la visita nelle sale più affollate, quelle delle battaglie risorgimentali e dell'unificazione al Regno d'Italia.

Escluso il Museo Centrale del Risorgimento all'Altare della Patria di Roma, dove non è stato possibile tenere una rilevazione degli ingressi per la concomitanza delle celebrazioni nazionali alla presenza del Capo dello Stato, il Museo del Risorgimento di Vicenza è stato il museo storico più visitato d'Italia.
Da una statistica elaborata raccogliendo i dati relativi all'utenza nella giornata di giovedì 17 marzo dei principali musei del Risorgimento italiani, emerge in modo diffuso il dato di una straordinaria affluenza. Si è trattato di un evento inaspettato e sorprendente: i grandi numeri - assolutamente al di sopra della media - hanno gratificato tutti i musei da Trento a Palermo, da Torino (dove per l'inaugurazione di sabato 19 il Museo Nazionale del Risorgimento ha calcolato per la riapertura la presenza di oltre 4 mila persone) a Castelfidardo in provincia di Ancona, passando per Padova, Genova, Trieste, Reggio Emilia, Milano, Ferrara e Bergamo.
"La grande partecipazione di folla ai musei del Risorgimento - dichiara l'assessore alla cultura, Francesca Lazzari - può essere interpretata, dicono negli uffici degli Istituti, come una volontà espressa dai tanti visitatori di prender parte ad una sorta di rito, che si è manifestata con l'omaggio ai protagonisti dell'epopea risorgimentale e ha rappresentato una sottolineatura forte al significato del Risorgimento come processo storico in cui ha trovato la sua libera formazione l'unificazione del Paese".
Già dall'orario di apertura delle 9, al Museo di Villa Guiccioli, visitabile gratuitamente come tutte le altre sedi museali del Risorgimento delle principali città italiane, decine e decine di persone aspettavano di poter entrare nelle sale; per tutta la giornata è continuato il flusso di visitatori di tutte le età: moltissimi vicentini ma anche turisti e gruppi provenienti da altre località della provincia e del Veneto, famiglie soprattutto, ma anche giovani, anziani accompagnati dai nipoti, visitatori singoli, semplici curiosi ed appassionati di storia.
Nella classifica dei musei storici italiani il museo del Risorgimento di Vicenza, tra i 25 interpellati, ha distanziato di oltre 1.000 presenze l'Istituto risorgimentale del Caffè Pedrocchi di Padova e di quasi 1.800 ingressi il Museo Nazionale di Torino, superando di gran lunga città dove esistono istituzioni importanti e di grande tradizione.
"È un motivo di soddisfazione e di orgoglio per l'amministrazione comunale di Vicenza - commenta Lazzari - che annovera nel proprio sistema museale civico uno straordinario patrimonio di raccolte, tra le più importanti della storia del Risorgimento nazionale, ma soprattutto la conferma di scelte di politica museale indovinate, maturate nel corso degli anni e proseguite anche in tempi di limitate risorse".
Oltremodo significativo, il record di affluenza del 17 marzo si inserisce in un trend di crescita che negli ultimi mesi ha visto aumentare in modo rilevante le adesioni anche da parte del mondo della scuola, con visite guidate e richieste di laboratori didattici.


Commenti

Ancora nessun commento.
Aggiungi commento

Accedi per inserire un commento

Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.





Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
Gli altri siti del nostro network