Multiculturalità, Rezzara e Federfarma: corso farmacisti su accoglienza sanitaria
Venerdi 30 Marzo 2012 alle 15:58 | 0 commenti
Federfarma Vicenza - Iniziativa congiunta Rezzara-Federfarma per fornire utili strumenti ai farmacisti che oggi si trovano sempre più a contatto con una clientela multietnica.Il farmacista oggi si trova sempre più spesso ad operare in un tessuto sociale multietnico, con clienti di diverse culture, quindi deve essere in grado di garantire un servizio tagliato ogni volta sulle necessità e le esigenze delle singole persone.
Per aiutare i professionisti del settore in questo compito, Federfarma Vicenza e Istituto Rezzara organizzano congiuntamente un corso di formazione sul tema "La Multiculturalità dell'accoglienza sanitaria per il farmacista", corso che si svolgerà il 3 aprile presso l'auditorium di Federfarma a Bolzano Vicentino. "Siamo felici di poter usufruire ancora una volta della grande esperienza dell'Istituto Rezzara in tema di multiculturalità - afferma il presidente di Federfarma Vicenza, Alberto Fontanesi -, specialmente in un settore non ancora sufficientemente conosciuto come quello dell'accoglienza. La farmacia è sempre vicina alla gente e questo ci porta a dover aggiornare costantemente il nostro modo di porci per dare un servizio sempre migliore non solo ai clienti abituali ma anche ai nuovi cittadini che sono portatori di culture e stili di vita diversi. Grazie all'Istituto Rezzara e a monsignor Dal Ferro avremo, con questa iniziativa, la possibilità di arricchire il nostro bagaglio culturale e professionale". Il corso, accreditato come evento formativo presso il Ministero della Salute, ha riscosso fin da subito un grande successo, molte le richieste di adesione già pervenute, a dimostrazione di come questa esigenza sia molto sentita dai farmacisti che ogni giorno si rapportano con la gente, captando per primi le trasformazioni in atto nella società in cui sono inseriti e si trovano ad operare. "Una delle principali difficoltà -fa sapere Francesco Sartori, vicepresidente di Federfarma Vicenza - è spiegare agli stranieri come prendere il farmaco e come evitare che facciano confusione tra medicinali diversi. È poi importante capire qual è il loro concetto di farmacia, quali sono le loro abitudini e le loro aspettative, come decodificare i diversi comportamenti per capire con chi si ha a che fare e come rapportarsi a loro nel modo migliore". Relatori del corso saranno monsignor Giuseppe Dal Ferro, Direttore dell'Istituto Rezzara, Sonia Carollo, Dirigente responsabile Ufficio relazioni con il pubblico Ulss 6 Vicenza e Antonio Zuliani, psicologo e psicoterapeuta. Monsignor Dal Ferro, in particolare, illustrerà il problema dell'integrazione, di come sia oggi fondamentale e delle strade per realizzarla. In una società sempre più pluralistica bisogna infatti trovare punti comuni, non si può procedere senza un'intesa. "Proprio i bisogni primari, dal cibo alla cura, farmaci compresi, -spiega Giuseppe Dal Ferro- sono ai primi posti in tale processo di integrazione. I farmacisti sono da sempre figure di riferimento per la popolazione, devono saper essere amici e confidenti del cittadino, che fidandosi sarà portato ad aprirsi e ad usufruire correttamente dei servizi sanitari". Antonio Zuliani metterà invece in luce, durante il corso, le problematiche legate alla relazione farmacista-straniero, per evidenziare le implicazioni psicologiche che entrano in gioco, cercando di individuare i punti in comune tra persone di provenienza diversa. L'obiettivo è quello di comprendere le difficoltà e di intravvedere possibili strategie di soluzione, nella convinzione che i necessari strumenti operativi debbano essere poi individuati di volta in volta a seconda del contesto e della tipologia di persone con cui ci si trova a lavorare. "Bisogna costruire un rapporto di fiducia con questi nuovi mondi, - è il parere di Antonio Zuliani-, ricordando che la naturale diffidenza dei singoli viene a cadere quando si rendono conto che vengono curati. Ecco perché è importante che i farmacisti vogliano attrezzarsi in tal senso". Sonia Carollo porterà dati e illustrerà ai corsisti progetti concreti. Le persone straniere ufficialmente inserite nella realtà italiana sono 4.570.317 su 60.387.000 residenti, con percentuali superiori in Veneto e nel Vicentino. Sono soprattutto le donne ad accedere ai servizi sanitari, a seguito dei sempre più numerosi ricongiungimenti familiari, dato che indica un progressivo radicamento degli stranieri nel tessuto sociale del territorio. Da qui alcune iniziative delle Ulss, dall'istituzione di un servizio di mediazione linguistico culturale nei reparti alla dotazione di strumenti informativi diversificati.
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