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Morti bianche tra adolescenti e ventenni

Di Angela Mignano Giovedi 8 Marzo 2012 alle 00:28 | 0 commenti

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L'eco delle morti dei giovanissimi lavoratori è più forte quando a travolgerli sono i palcoscenici delle star della musica italiana. E' accaduto in dicembre a Francesco Pinna (20 anni) a Trieste prima del concerto di Jovanotti e a inizio marzo a Reggio Calabria a Matteo Armellini (31) nel corso del montaggio del palco di Laura Pausini. Ma il rumore della morte dei giovanissimi lavoratori si avverte, purtroppo, ovunque nel nostro Paese (dati morti sul lavoro).

"Nel biennio 2010 - 2011, la probabilità di morire sul lavoro per un giovane dai 15 ai 24 anni è stata oltre il 60 per cento più alta rispetto alle fasce intermedie d'età - spiega Mauro Rossato, Presidente dell'Osservatorio Sicurezza sul Lavoro Vega Engineering -. E questo è un dato inquietante se si pensa che i ragazzi non sono nelle condizioni esperienziali di esprimere un giudizio sui requisiti di un lavoro in sicurezza e sono quindi totalmente dipendenti dai propri preposti o datori di lavoro che, in tal modo, diventano dei veri e propri decisori delle giovani vite".
Anche queste figure, dicono gli esperti del settore, vanno sensibilizzate e formate adeguatamente in modo da "custodire" le giovani esistenze come se si trattasse dei loro figli".
I riflettori sono puntati su una delle pieghe più inquietanti dell'emergenza perché tocca una popolazione lavorativa fragile ed inesperta.
"La poca esperienza e la precarietà che costringono i giovani a cambiare spesso lavoro senza venire adeguatamente informati e formati sui rischi connessi - spiega ancora il presidente di Vega Engineering - sono elementi che contribuiscono a produrre condizioni gravi e talora mortali".
Tradotta in termini assoluti la tragedia delle morti bianche tra i giovani nel biennio 2010 - 2011 parla di 55 casi totali. 24enni e 21enni i più coinvolti nel dramma.
E la formazione è fondamentale per impedire che giovani e giovanissime vite continuino a spezzarsi sul luogo di lavoro. Trasferire un bagaglio formativo ed informativo completo e dettagliato alle nuove leve del mercato del lavoro farebbe emergere tutti i rischi connessi alle attività e ai luoghi in cui vengono svolte le mansioni. Dei 55 ragazzi vittime del lavoro nel biennio 2010 - 2011, la maggior parte ha perso la vita nel Nordest e nel Sud (13 casi in ciascuna area); seguono: il Centro (12), il Nordovest (10) e le Isole (9).
"Le elaborazioni del nostro Osservatorio, purtroppo, definiscono ancor più profondamente il problema - assicura il presidente Rossato - e infatti si nota che anche nel calcolo dei decessi rispetto alla popolazione lavorativa le vittime più giovani, dai 15 ai 24 anni, occupano il terzo posto nella graduatoria delle fasce di età con un indice pari a 22,1". Indicatori inferiori, invece, vengono registrati per le fasce che vanno dai 25 ai 54 anni.

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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