Alessandra Moretti o una moderna Sinistra Veneta?
Venerdi 14 Novembre 2014 alle 21:48 | 1 commenti
Riceviamo da Matteo Visonà Dalla Pozza, Sanca Veneta Sinistra Veneta Indipendentista, e pubblichiamo
Mi sono letto diverse pagine di giornale, post su social network, video di interviste, commenti, dichiarazioni d'intenti, slogan ed excursus politici ... ma non sono riuscito a capire quale sia l'idea di governo di Alessandra Moretti candidata alle prossime elezioni regionali venete del 2015.
Gli unici punti saldi che traspaiono sono l'opinione che il Veneto sia chiuso ed isolato, a causa del governo Galan-Zaia degli ultimi venti anni, e che manchi l'onesta della classe politica (di centro destra, off course).
Sarà che magari Alessandra non si aspettava di venir candidata per le regionali, oppure che fin'ora la si sia trovata sempre in maldestro contropiede. Vuoi come non vuoi, di ricette alternative, al momento, non se ne son sentite e a soli 7 mesi dal voto i programmi dovrebbero essere già pronti e impacchettati.
Visti gli appoggi di cui gode la sig.ra Moretti, ci aspettiamo la riproposizione delle politiche del governo Renzi, ma in mancanza di proposte da criticare o da lodare, in Sanca ci troviamo decisamente spiazzati. Ad onor del vero, questa sensazione va avanti da un po' troppo tempo.
Che fare quindi?
Non possiamo pretendere che il PD si trasformi in partito Indipendentista - abbiamo già i nostri problemi a introdurre il tema in questo regime di Risorgimento perenne - sarebbe pretendere davvero troppo. Tuttavia, visto che in ogni bocca di centro-sinistra del nostro territorio è passata la parola Autonomia, smettiamo per un istante di essere quel che siamo e, convinti che il PD veneto non abbia le idee chiare su quale ne sia il profondo significato, proviamo ad illustrare per sommi capi ciò che lo Scottish National Party - partito di Sinistra, sia chiaro - ha preteso e ottenuto, molto democraticamente per altro, per il proprio popolo, così il prossimo futuro programma di Alessandra Moretti potrebbe diventare un po' più completo.
In Scozia -Â leggere per credere:
1.Non vi è alcuna difficoltà morale a definirsi Nazione e si ha ben chiaro quale sia la differenza con lo Stato.
2.Il Gaelico è oggetto di tutela e i piani sono di farlo ritornare ad essere la lingua ufficiale del territorio, nonostante sia parlato oramai da solo 1% della popolazione.
3.Esiste un Parlamento ad Edimburgo, riconosciuto e rispettato dal resto del Regno.
4.L'Istruzione è materia esclusiva, non decide Londra il programma (e l'università , per gli scozzesi, è gratuita).
5.Le leggi sull'utilizzo dei territori, l'agricoltura, l'uso delle risorse marine, sono anch'esse esclusive.
6.La Sanità , il Trasporto, l'amministrazione delle Leggi e le forze dell'Ordine, il Turismo: tutte decise dal parlamento.
7.Le Nazionali sportive sono Scozzesi, non Britanniche.
8.Si è votato per l'Autonomia.
9.Si è votato per l'Indipendenza.
A questi punti schematici si aggiunga che la fiscalità  è materia pressocché scozzese e che gli ultimi accordi ne devolveranno ancor più competenze e trattenute.
Non siamo sicuri che l'attuale PD possa spingersi a tanto, ma sappiamo che ci sono aree della sinistra che non sono così distanti dalle idee che portiamo avanti e ci chiediamo se valga più la pena continuare ad essere stampella o se convenga intraprendere un percorso, più lungo, dicostruzione di una moderna Sinistra Veneta, che si identifichi con il territorio e che sia sua salvaguardia e sviluppo.
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