Moretti insultata in pasticceria, M5S all'attacco: per Cappelletti è arrogante e Berti incontra il "molestatore"
Mercoledi 14 Gennaio 2015 alle 16:50 | 1 commenti
Il Movimento 5 Stelle va all'attacco dell'europarlamentare vicentina Alessandra Moretti, candidata alla presidenza della Regione Veneto, dopo l'episodio avvenuto in una pasticceria in centro a Vicenza. Il senatore vicentino Enrico Cappelletti del M5S manda una riflessione a tutto campo sull' "arroganza della Sig.ra Moretti", mentre lo sfidante alla Regione per il M5S, Jacopo Berti, in una nota ha spiegato l'incontro (foto) avvenuto con l'attivista M5S vicentino querelato da Moretti.
L'arroganza della Sig.ra Moretti
di Enrico Cappelletti
Si può querelare un cittadino che ti dice “vai a lavorareâ€, quando effettivamente sei un eurodeputato che se ne sta al bar, nel medesimo momento in cui dovresti essere a Strasburgo, dove sono all'ordine del giorno questioni importanti, quali la fine del semestre Italiano e la questione OGM?Â
Io credo di no. Perché i cittadini sono i datori di lavoro dei politici, non sono i loro sudditi. La campagna elettorale per le regionali non può e non deve essere un'esimente. Ammesso e non concesso che sia lecito tradire i propri elettori dando le dimissioni, solo qualche mese dopo la propria elezione.
Certo non si possono giustificare neppure le eventuali ingiurie. Ma io credo che, nel caso analogo di un dirigente pubblico “beccato†al bar, quando dovrebbe stare in ufficio, una eventuale ingiuria da parte del datore di lavoro dovrebbe passare in secondo piano, rispetto al fatto grave del dirigente che sta al bar.
La Sig.ra Moretti dovrebbe dimettersi da europarlamentare. Per coerenza. E per onestà . Per poi essere libera di andare a fare quello che vuole. Invece preferisce querelare il cittadino che la richiama al dovere. Per intimidirlo.
Qualche giorno fa, ho stigmatizzato l'analogo arrogante comportamento del commissario straordinario alla Pedemontana Veneta, Vernizzi, il quale mantiene il segreto sulle convenzioni economiche che governano la spesa di miliardi di euro della Pedemontana, e querela i cittadini che giustamente invocano trasparenza. Un mondo che gira alla rovescia.
Per fortuna che, tra poco, torneremo a votare.
Movimento 5 Stelle Veneto - «Per la Moretti "andare a lavorare" è un insulto? Per il popolo veneto è un diritto e un onore». Il candidato governatore del Veneto per il Movimento 5 Stelle, il padovano Jacopo Berti, non ha perso tempo e ha subito voluto incontrare Paolo Forza, l’uomo che martedì, in una pasticceria di Vicenza, ha incoraggiato, con toni piuttosto accesi, Alessandra Moretti ad “andare a lavorare". Forza, un attivista del Movimento, aveva contestato la presenza a Vicenza della candidata apostrofandola, per la seconda volta, con il più classico tra i motti da sempre riservati ai politici. E lei, dopo aver chiesto l’intervento della polizia locale, avrebbe scelto di querelarlo. Jacopo Berti ha quindi voluto incontrarlo, per non fargli mancare la sua solidarietà . «Oggi ho incontrato il nostro attivista che, per aver chiesto alla Moretti cosa stesse facendo a Vicenza mentre al Parlamento europeo erano in corso votazioni importanti, è stato querelato - spiega Berti -. Ho voluto esprimergli tutta la mia solidarietà e ricordargli che Alessandra Moretti non ci intimidirà con le sue querele. Non metterà il bavaglio ai cittadini né a me». Così si sono incontrati a Padova e hanno scambiato qualche chiacchiera. «La trasparenza e la rendicontazione delle attività dei politici che vengono pagati coi nostri soldi sono princìpi ai quali non rinunciamo - conclude Berti -. Non abbiamo bisogno di insultare nessuno, i rappresentanti dei partiti si insultano già da soli: basta chiedere loro cosa fanno. E il Movimento 5 Stelle, in Parlamento ma anche Regione, continuerà a chiedere tutti i giorni a questi signori cosa stanno facendo con i nostri soldi».
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