Moretti in tour per i comuni, Renzi: rimandatela in Tv, sennò la dimenticano
Lunedi 9 Marzo 2015 alle 01:11 | 1 commenti
«... La comunicazione non è "House of cards", è come raccontiamo agli italiani una storia. Alessandra Moretti lo sta facendo in Veneto, si è dimessa da europarlamentare, sta girando la regione comune per comune per presentare la sua idea e ha smesso di andare in tv. Anche se l'altro giorno, scherzando, ho detto: riportatela in un talk, sennò si dimenticano di lei... Bene andare nei piccoli centri, ma la accolgono meglio se la sera prima è stata in tv»
Questa frase l'ha pronunciata Matteo Renzi nell'interessante intervista che ha concesso a Marco Damilano e pubblicata su L'Espresso n. 10 anno LXI in edicola col titolo: «Vi racconto la mia Italia come una favola».
Se nel botta e risposta non mancano contenuti e spunti di riflessione generali sul primo anno di governo del sindaco fiorentino e su quanto vuole fare nel secondo, le valutazioni sulla candidata vicentina del PD alla presidenza della Regione Veneto, scherzose per carità come ha sottolineato il primo ministro, tradiscono anche il suo pensiero, visto che Renzi è maestro di comunicazione e se ha detto qualcosa non lo ha detto a caso.
I sondaggi danno Alessandra Moretti ancora molto distante da Luca Zaia nonostante le lotte intestine alla ex Lega Nord, ora scopertasi iper patriottica e nazionalista più di Meloni & c.
E forse, lo ha detto Renzi mica uno qualunque, è il caso di sollevare il velo casto e impegnato impostole (per punizione per le troppe cerette esibite a chi non ha soldi per fare la spesa?) dallo staff non politico ma mediatico e riportare nei talk Alessandra Moretti per ravvivarne nella massa la memoria da fascinosa ladylike e tentare il rush finale per conquistare gli elettori veneti, che dovranno essere almeno più di quelli che in 1.528.386 votarono per l'attuale governatore.
E non le poche centinaia o migliaia che Ale sta incontrando nei comuni del Veneto che sta volenterosamente, per carità , percorrendo in lungo e in largo come facevano un tempo i veri e vecchi politici che però riempivano le piazze e non i bar.
Ieri era l'8 marzo (e comunque siamo nel 2015) e non è certo un bel messaggio leggere di una candidata a Palazzo Balbi, per giunta del progressista PD, che deve riesibirsi in tv per conquistare elettori, così come una soubrette da can can era disposta cento anni fa a mostare gambe e calze rigate per avere più spettatori plaudenti.
Se questa è la politica moderna, insieme alle sparate dei seguaci di Salvini neo corteggiatore di Casa Pound e alle foto con corna di senatori (?) da noi pagati come Umberto Bossi, povero Veneto!
E poveri candidati, pochi per ora a dire la verità , che ancora chiedono ai cittadini il voto per il loro bene: degli elettori e non dei candidati!
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