Matteo-rella e il mattarello... per la politica dei quattro (magna) gatti
Lunedi 2 Febbraio 2015 alle 08:26 | 0 commenti
È finito il Quirinal Factor. Finalmente. Sergio Mattarella è il nuovo presidente della Repubblica. Tutti a spellarsi le mani per il “capolavoro politico†di Matteo Renzi dopo settimane di giochini di una parte di politici con tanto di trasmissioni televisive in stile talent show e televoto ad uso dei cittadini. Il paradosso è che è stato eletto un uomo che nei talk show nei suoi anni di vita politica praticamente non c’è mai andato, come pochissime sono le presenze televisive e le foto.
Un rifuggire dall’apparire di una persona che preferisce viaggiare in Panda, camminare da solo per la strada e che viveva nella foresteria della Consulta, nonostante uno stipendio annuo di oltre 400 mila euro come giudice della corte costituzionale.
Insomma Mattarella “uno di noi, uuuuno di nooooi†come canterebbero i suoi tifosi, tutti o gran parte nuovi visto che solo ora cominciano a conoscerlo.
Uno di noi, quelli che... ci appassiona ancora la politica locale, di piccole città di provincia come Vicenza.
Mentre quella nazionale ogni giorno che passa dà , speriamo di poter dire da sabato "dava", sempre più ribrezzo.
Quella politica che ha salvato la faccia grazie a Matteo-rella, l’intuizione di Renzi che due anni fa era passata anche, ci dicono le cronache, per la testa di Bersani che ricevette però il niet di Berlusconi, prima che cadessero ancor più nel ridicolo i (troppi) parlamentari nazionali riuniti per l’elezione del capo dello Stato nell’aula di Montecitorio.
Aula nella quale circolava un foglietto (foto Repubblica.it) con un disegno, non certo in memoria di Charlie Hedbo, di Renzi che mette in quel posto un mattarello a Silvio Berlusconi e la scritta "sempre in c… lo prendi".
Una visione dello scenario politico nazionale che, se il nuovo presidente, “uno di noiâ€, non cambierà con... il mattarello, farà eleggere alla prossima occasione i politici da quattro (magna) gatti di elettori.
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