Mattarella sconquassa l'NCD: a rischio Tav/Tac, gode Moretti
Martedi 3 Febbraio 2015 alle 00:07 | 0 commenti
L'elezione di Sergio Mattarella e soprattutto i traumi che l'hanno preceduta, accompagnata e seguita nel partito di Angelino Alfano, sconquassato dai continui cambi di rotta del leader di NCD, potrebbero avere due importanti ricadute a Vicenza. Potrebbe, infatti, portare a una frenata del progetto miliardario dell'Alta Capacità , TAC, che ancora c'è chi si ostina fraudolentemente sui media locali a contrabbandare per Alta Velocità , TAV, la rottura in atto di Maurizio Lupi con i vertici attuali dell'NCD e non solo.
A patto che non sia la solita manfrina all'italiana, la posizione contro Alfano e, soprattutto, Renzi del ministro ciellino, che non ha gradito l'elezione di Mattarella, da sempre vicino all'Azione Cattolica, associazione storicamente più "religiosa" dell'affarista Comunione e Liberazione, potrebbe portare a un'uscita dal governo dell'attuale ministro delle infrastrutture.
Ma Lupi, già fautore delle tristemente note opere dell'Expo 2015 col collega ciellino Roberto Formigoni di cui ha rilevato il testimone operativo in CL dopo le vicende che hanno segnato l'ex governatore della Lombardia ora promosso (ut amoveatur) senatore anche lui NCD, è il principale sponsor del mega progetto ferroviario che tocca, eccome!, Vicenza.
Utile se pensato per tutti, ma ispirato solo dalle categorie imprenditoriali e, nonostante il suo impatto sul territorio denunciato anche dall'Unesco, ingoiato da sindacati confederali sempre più silenti, il progetto dell'Alta capacità è stato fatto approvare in fretta e furia dai suoi principali alfieri locali, Achille Variati, sindaco di Vicenza e presidente della provincia, e Costantino Toniolo, anche lui ora in NCD dopo essere nato e cresciuto in grembo all'area della forzista Lia Sartori e per le sue evidenti consonanze col primo cittadino premiato nel progetto provinciale di Variati con ben 4 consiglieri provinciali su 16 (il 25% del totale a fronte di una forza elettorale che si misura in pochi punti percentuali).
Quale era la motivazione della fretta? Gli appelli di Lupi a far presto, hanno sempre sostenuto in sintonia canora Variati e Toniolo, neanche avessero presagito lo scontro attuale tra il minstro e il premier o, forse più probabilmente, essendo questo scontro solo accelerato dall'elezione di Mattarella vista la propensione di Lupi a tornare con Berlusconi e/o di candidarsi a sindaco di Milano, uscendo, quindi, dal governo e, di conseguenza, dal ruolo di regista dell'operazione TAV/TAC, che perciò andava avviata subito.
Se queste considerazioni, oggi ipotesi ma non solo di scuola, troveranno rispondenza in atti reali, magari mettendo a rischio la preoccupante doppia stazione in Fiera e a Borgo Berga, lo vedremo a breve, ma ora è ipotizzabile e i media locali ne stanno già riferendo, un'altra ricaduta su Vicenza e sul Veneto dello sconquasso causato dai voti a Mattarella decisi dall'NCD di Alfano, accusato perciò dalla Lega di non avere più gli attributi di destra e sempre più lontano dai fedeli a Berlusconi.
Per la Lega di Salvini e Zaia e per FI alle prossime regionali non c'è spazio per l'NCD nelle loro liste.
E allora sarebbe Alessandra Moretti, con la benedizione del nuovo duumvirato vicentino Variati-Toniolo, a poter godere dei consensi del partitino di Alfano e di Ruffato, orfano del Centro Destra.
Basterà alla nuova versione, SuoraLike, della candidata del PD a sovvertire i pronostici?
Aggiungete una O a quel che rimane dell'NCD senza CD e la risposta è data.
Solo un giudice di una inchiesta sotto elezioni potrebbe oggi battere Luca Zaia, lo diciamo noi che tutto siamo fuorchè leghisti anche se ne apprezziamo la capacità amministrativa assente nella sempre più triste ex regina delle cerette.
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