Martelletto: Comune e sindacati confederali delegittimano la rappresentanza unitaria
Martedi 25 Marzo 2014 alle 11:53 | 0 commenti
Federico Martelletto, Usb - Grave atto antidemocratico a margine dell’incontro prefettizio del 18 marzo, inerente la vicenda delle contestazioni ministeriali ai dipendenti comunali e delle novità introdotte dal D/L 16/2014. L’esito della vertenza sindacale come già noto non è stato unitario; Cgil Cisl Uil Csa e Dicap hanno sospeso lo stato di agitazione sindacale che tanti “grattacapi†ha arrecato al Comune.
Musei chiusi senza deroghe di orari, celebrazioni dei matrimoni civili sospese al sabato mattina, convocazioni dei consigli comunali solo di mattina ecc., in quanto la Direzione comunale si è impegnata, per farla breve, a non recuperare nulla sui dipendenti comunali di qui al 5 maggio prossimo (data della probabile conversione in legge del decreto “salva stipendiâ€). Usb e Cub invece non hanno concordato sulla sospensione dello sciopero degli straordinari  perchè il Comune non intende annullare, le lettere si messa in mora inviate ai dipendenti comunali nel mese di gennaio. Il decreto legislativo infatti non è ancora stato convertito in legge mentre le lettere inviate ai dipendenti sono tutt’ora valide. Inoltre, i 5 milioni di tagli aggiuntivi previsti per il Comune determinati dalla spending review lasciano prevedere possibili tagli di servizi, privatizzazioni, blocco delle assunzioni e aumenti dei carichi lavorativi per i dipendenti e non ci sono quindi le condizioni per sospendere lo sciopero degli straordinari.Â
Ma veniamo alla nostra contestazione iniziale: in quella sede i segretari dei sindacati sopracitati che hanno sospeso lo sciopero hanno concordato con il Comune un tavolo tecnico per oggi 25 marzo alle 15, per decidere le modalità di tagli e riorganizzazione per recuperare le quote del debito, escludendo la partecipazione della rappresentanza sindacale unitaria (rsu) dei lavoratori comunali democraticamente eletta; in sostanza hanno delegittimato l’organismo sindacale più importante e sovrano, l’organismo che invece dovrebbe dare le indicazioni alle delegazioni trattanti che vanno a discutere con la direzioni sulle tematiche. Questo sta a significare che questi 5 soggetti che nessuno in Comune a votato (eccetto Dicap) andranno oggi, a trattare senza alcun mandato della rsu dei lavoratori del Comune di Vicenza. Un atto che ribadiamo fortemente antidemocratico che la dice lunga sul disinteresse di questi sindacati, di cosa pensano i lavoratori. Sappiamo inoltre che questa decisione di sospendere lo stato di agitazione sindacale è stata loro anche duramente contestata da diversi iscritti che non erano stati informati in precedenza. Facciamo notare peraltro che il coordinatore della Rsu (cgil), presente in prefettura, non si è certo opposto alla richiesta del suo segretario..manifestando una evidente sudditanza sindacale.
Il Comune dal canto suo ha tutto l’interesse nel “portare a casa†questi accordi sindacali particolarmente delicati perchè discutono di tagli, con i sindacati a loro più confacenti.
Per concludere, si è così voluto escludere i rappresentanti rsu più scomodi dalla delegazione trattante.
Un tentativo questo di esclusione dei sindacati non allineati, come già accade nel settore privato con la famigerata “legge si rappresentanzaâ€, stipulata fra confederali e governo, nella quale si vorrebbe delegittimare chi non si piega a quelle logiche di complicità con questi governi sudditi dei poteri forti.
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