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Marlane Marzotto, ieri un'iniziativa a Praia a Mare

Di Redazione VicenzaPiù Domenica 11 Marzo 2012 alle 09:16 | 0 commenti

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Giorgio Langella, Segretario Provinciale PdCI FdS  -  Ieri a Praia a Mare il Partito dei Comunisti Italiani ha organizzato un'assemblea per denunciare quello che è successo alla Marlane-Marzotto e la mancanza di sicurezza nei posti di lavoro. L'assemblea segue quella di Vicenza del 24 febbraio scorso e l'appello "Verità e Giustizia per i morti della Marlane" promosso dal PdCI di Vicenza e firmato da centinaia di persone (nella foto).

Quella di Praia è un'altra tappa di un percorso lungo e difficile. E', anche, un simbolo della ri-costruzione di quella solidarietà di classe che si è abbandonata in questi ultimi decenni. Una coscienza comune che supera la distanza tra profondo nord e profondo sud e le differenze (quasi sempre pretestuose e strumentali) tra i lavoratori. Adesso la lotta per un lavoro garantito, sicuro e a tempo indeterminato continua. Bisogna lottare per costruire partecipazione e consenso anche di quelle forze politiche e sociali che in questi anni sono rimaste indifferente di fronte alla tragedia della Marlane-Marzotto e hanno fatto finta di nulla rispetto al "processo che non inizia" e che vede imputati i massimi dirigenti della Marlane, della (ex)Lanerossi e della Marzotto.
Dobbiamo unire forza e coscienze per ottenere quella giustizia che è stata negata ai lavoratori della Marlane-Marzotto e alle loro famiglie.

 

Di seguito un breve resoconto della giornata di ieri a Praia.

LAVORO PER VIVERE , NON PER MORIRE
Nella mattinata si sabato 10 Marzo, presso l'Hotel Calabria ,Praia a Mare noi comunisti abbiamo voluto manifestare la nostra vicinanza e solidarietà nei confronti della "Fabbrica della morte". Da sempre i comunisti sono vicini ai lavoratori che sempre più sono sfruttati , non tutelati e costretti a lavorare in condizioni completamente prive di sicurezza. Nel corso della mattinata sono intervenuti il Segretario Nazionale Oliviero Diliberto, che tramite una brillante relazione ha centrato i punti fondamentali di questa nostro evento a favore dei lavoratori privi di diritti, attraverso vecchi racconti di miniera e un esposizione chiara e concisa ha dato espressione alla voce di chi è più debole, spogliato di dignità e considerato niente.
Altri esaustivi e interessantissimi interventi li abbiamo avuti dal Segretario Regionale Michelangelo Tripodi che ha espresso piena solidarietà da parte del partito ai lavoratori della Marlane , ponendo come obiettivo centrale del partito la battaglia per la difesa dei diritti dei lavoratori. Inoltre sono intervenuti Giovanni Guzzo Segretario Provinciale del partito che ha assicurato la presenza certa al processo della Marlane che si terrà il 30 Marzo presso il Tribunale di Paola , di una delegazione del partito che darà il proprio supporto alla causa dei lavoratori. Altre due figure fondamentali che hanno contribuito alla nascita di questa splendida iniziativa sono Luigi Pacchiano (ex operaio Marlane e coordinatore di Si-Cobas) e Francesco Cirillo ( autore del libro "La Fabbrica dei Veleni" ) che tramite i loro racconti e le loro testimonianze ci hanno aiutato a capire meglio quanta indifferenza e quanta omertà hanno aleggiato finora sulla vicenda Marlane ; sottolineando l'importanza della giornata e l'interesse che il partito ha dimostrato. Prima delle conclusioni del Segretario Nazionale , Maurizio Marcelli (responsabile nazionale della sicurezza sul lavoro FIOM) mediante un approfondito intervento ha sottolineato la ribellione alla concezione schiavistica dell'imprenditore, citando delle statistiche a dir poco sconcertanti ( incidenti mortali sul lavoro in Italia nel 2011 : più di 1100!!!) .
La questione Marlane rappresenta pienamente un "lavoro" che non è il "lavoro che vogliamo. Non è il "lavoro" i cui diritti sono elencati a chiare lettere nella nostra Costituzione , è il "lavoro" che per interessi di singoli signorotti porta l'uomo a quella che è una vera e propria alienazione. Una totale perdita di diritti, di dignità , una perdita totale di LIBERTA'. Esatto, la libertà , poiché un uomo attraverso il lavoro , "il vero lavoro" , può esprimere al volo i propri processi creativi, la propria persona . L'uomo attraverso le sue capacità fa sentire la sua PRESENZA all'interno della società in cui vive e se questa capacità di emergere , di esprimersi, viene negata , all'uomo viene negata la sua stessa natura. L'uomo che questa subdola società capitalista ha creato è un uomo INNATURALE, un automa al servizio del padrone di turno, che si appropria ingiustamente di un PLUS-VALORE che non gli appartiene, quel valore creativo che caratterizza l'indole umana.
La cosa più grave sta nel fatto che, questo "lavoro di alienazione" viene fatto sugli uomini da parte di altri uomini; quella che era la solidarietà tra simili non esiste più, vince colui che calpesta più gravemente il suo simile.

Questa non è la società che noi vogliamo, questo non è il lavoro che vogliamo, che speriamo riempia il futuro dei nostri figli. NOI PRETENDIAMO UN FUTURO MIGLIORE per le nuove generazioni, in una società più giusta che si occupi di tutte le classi sociali senza alcun divario tra le stesse; proprio perché la società giusta ed equilibrata è quella "vivibile da tutti", quella società che richiede e necessità del contributo di tutti posti sullo stesso livello. Il CASO MARLANE , dovrebbe suscitare in tutti una profonda riflessione: il lavoro deve servire all'uomo per liberarsi ,non per stringerlo in catene, DI LAVORO SI DOVREBBE VIVERE NON MORIRE!!! Per questo motivo chiediamo alle autorità, alla politica tutta (indistintamente dalla appartenenza di partito) , alla gente, alle istituzioni di tornare a volgere lo sguardo alle cose semplici ma , di fondamentale importanza ; perché per un figlio, per una moglie è importante vedere ritornare a casa ogni sera il proprio padre ,il proprio marito sano e soddisfatto della giornata avuta. Chiediamo di tornare ad ascoltare , a parlare , rompendo cosi questo silenzio omertoso che distrugge l'uomo e lo rende schiavo bloccando lo sviluppo del suo libero pensiero.

Noemi Guzzo - Federazione giovanile comunisti italiani


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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