Mario e Monti
Mercoledi 26 Settembre 2012 alle 23:19 | 0 commenti
Il nostro "direttore quotidiano" se la prende coraggiosamente con i consiglieri "magna magna" del Lazio ma sono fuori dal suo indubbio rigore nel corsivo di martedì quelli del Veneto, che pure secondo lui arrivano a «costare 49 milioni annui ... la metà del costo del Lazio». Che poi, a dire il vero, sarebbe il 30% circa in meno e non la metà se ricordasse, Ario, che gli abitanti del Veneto sono circa il 20% in meno dei laziali.
Se una spesa esosa di 100 è da magna magna, quella di 70 rappresenta per lui solo «il rischio che qualche furbastro possa approfittarne per mettere in discussione non solo il federalismo, ma anche la stessa minima autonomia regionale: e farci credere che i furbetti non stanno a Roma, ma più vicino. Non è il caso».Â
Geopolitica o occhi chiusi? Entrambe le cose, secondo noi, caro direttore, perchè nelle cifre della corruzione politica andrebbero conteggiate quelle del malaffare riconducibile alla mala politica: leggere per credere "I padroni del Veneto" scritto da Renzo Mazzaro (e da lei presentato, oscurandolo, a Palazzo Trissino). O leggere anche, più umilmente, certe inchieste fatte sul nostro piccolo mezzo, indipendente, sui fondi regionali assegnati in Veneto a go go ad esempio, magari anticipandole vista la sua diversa potenza di fuoco, vero direttore?
Ma se ci lamentiamo, geopoliticamente, del direttore maximo berico, cosa dire di chi, ovunque, dimentica che abbiamo un premier senza alcun avallo del popolo sovrano e che per giunta, prima ancora di dimostrare i suoi meriti verso popolo e nazione, è stato omaggiato di una carica e una pensione a vita, e che pensione!, da senatore?
Direte che il curriculum vitae di Mario Monti è stato il motivo della sua investititura da parte del nostro presidente Giorgio Napolitano, che pure. a riprova dell'integrità con cui fustiga sprechi e corruzione, si rifiutò di rispondere a un collega della Tv tedesca, arrivando a minacciarlo, dopo essersi fatto rimborsare un biglietto aereo a prezzo pieno invece che quello low cost acquistato per assolvere alle sue funzioni in Europa.
Ma in quel curriculum ci sono cariche e incarichi altamente, anche se giustamente, retribuiti tra cui quelli alla Fiat, alla Goldman Sachs e presso Moody's e Unione Europea oltre che alla Banca Commerciale Italiana, alla Coca Cola e ...*
Non gli facciamo i conti in tasca, al senatore a vita Mario Monti,  di quanto abbia guadagnato e di quali benefit, lecitamente, goda nè teniamo in conto le solite voci dei maligni su patrimoni e tasse, ma ci chiediamo questo: se Fiorito è un mentecatto e come lui tutti i politicanti suoi simili, come dicono tutti i benpensanti last minute, quale miglioramento possiamo aspettarci in questa società se il neo senatore a vita Mario Monti ha accettato di farsi pagare a vita il suo «grande sacrificio» nell'accettare il ruolo che gli dato qualcuno, ma non il popolo, senza aver prima dimostrato con i risultati, per il popolo e non per le potenze finanziarie con cui ha sempre collaborato, di essersi guadagnato questa ulteriore pensioncina?
E oggi dobbiamo anche sentirci dire da lui che non avrà bisogno di correre alle future elezioni visto che «il Capo dello Stato mi ha nominato senatore a vita»?
Nominato, appunto, non eletto, signor senatore a vita Mario Monti, che blatera anche di riforma elettorale. Ma, signori miei, non dimentichiamo che qui siamo in Italia, famosa per gli spaghetti, Mario e Monti.
(qui la video intervista, e qui la versione per iPad, al senatore, eletto, Renato Ellero)
*tra gli altri incarici (da Wikipedia) oltre a quelli in Bocconi va segnalato che Mario Monti nel 2010 è divenuto presidente europeo della Commissione Trilaterale, un gruppo di interesse di orientamento neoliberista fondato nel 1973 da David Rockefeller e membro del comitato direttivo del Gruppo Bilderberg. Da questi incarichi si è dimesso solo il 24 novembre 2011, a seguito della nomina a presidente del Consiglio. Tra il 2005 e il 2011 è stato international advisor per Goldman Sachs e precisamente membro del Research Advisory Council del Goldman Sachs Global Market Institute, presieduto dalla economista statunitense Abby Joseph Cohen. È stato inoltre advisor della Coca Cola Company, membro del "Senior European Advisory Council" di Moody's ed è uno dei presidenti del "Business and Economics Advisors Group" dell'Atlantic Council.
Accedi per inserire un commento
Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.