Marchionne: "Fabbrica Italia? Chiedere è da provinciali!" Langella (FdS):"Solita Arroganza!"
Lunedi 3 Gennaio 2011 alle 18:58 | 0 commenti
Giorgio Langella, FdS - Sui dettagli del cosiddetto piano "fabbrica Italia" da lui più volte annunciato, Marchionne dichiara che, chiederli, "è veramente offensivo. Smettiamola di comportarci da provinciali". Infine arriva anche l'ultimatum. Riferendosi al prossimo referendum ha affermato: "Se vincono i no salta Mirafiori". Poi ha continuato: "non ho chiesto io ai sindacati e allo Stato di finanziare niente. È la Fiat che sta andando in giro per il mondo a raccogliere i finanziamenti per portare avanti il piano. Andate in giro voi a prendere i soldi".
E si riferiva chiaramente alla Fiom. Alla fine, ha ringraziato il governo Berlusconi-Bossi che, in questo frangente, ha dato "tutto l'appoggio necessario" alla Fiat.
Marchionne in poche battute ha detto che lui "se ne frega" di chiunque altro, che non deve rendere conto a nessuno, che i lavoratori possono (anzi devono) lavorare sotto perenne ricatto, che se non fanno quello che vuole lui perderanno il lavoro perché lui chiuderà la fabbrica, che Stato e sindacati non contano nulla, che in Italia c'è un buon governo perché fa quello che dice lui.
La solita arroganza di chi pretende ma non vuole essere contraddetto. Ormai è chiaro che questo ricco "signore" cerca ogni pretesto per avere la scusa di chiudere la Fiat in Italia. Naturalmente, se questo avverrà , la "colpa" sarà della Fiom e dei lavoratori che non fanno quello che lui impone.
In un paese normale, con un governo normale e con un'opposizione parlamentare normale il signor Marchionne sarebbe già stato zittito dalle proteste a qualsiasi livello, istituzionale, sindacale, politico ed anche confindustriale. Non gli sarebbe permesso di fare e, soprattutto, disfare tutto quello che vuole senza rendere conto a nessuno. Ma si sa, viviamo in un periodo storico nel quale il servilismo verso il "più forte" è ormai l'unica forma di pensiero ammissibile da lorpadroni.
Ma almeno una cosa si dovrebbe ricordare a Marchionne quando dice che la Fiat sta raccogliendo finanziamenti in giro per il mondo: la somma totale dei soldi che ogni lavoratore e ogni cittadino italiano che paga le tasse hanno dato alla Fiat in tutti questi ultimi decenni. E sarebbe anche l'ora di dire al signor Marchionne che i soldi per il finanziamento della Fiat i lavoratori li hanno già dati con il loro lavoro e i loro sacrifici, con la loro difficoltà di arrivare a fine mese e con la cassa integrazione alla quale sono stati costretti e che è profondamente ingiusto che oltre ai soldi adesso la Fiat voglia rubare loro anche i diritti e la dignità .
Invece di pontificare Marchionne pensi a far progettare e costruire automobili competitive e innovative. Magari che inquino poco. Pensi a fare ricerca e a investire. Non si limiti a voler costruire sempre più Panda o SUV che poi non vende. Ecco, invece di umiliare chi lavora, pensi anche a vendere quello che la Fiat costruisce. O anche le scarse vendite sono "colpa" dei lavoratori e della Fiom?
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