Manovra, Scandian: finalità giuste e sacrifici necessari, ma le pensioni vanno protette
Mercoledi 7 Dicembre 2011 alle 12:33 | 0 commenti
Cna Vicenza - "Riteniamo che la Manovra finanziaria licenziata dal Governo Monti contenga nel complesso finalità giuste e sacrifici necessari, ma da un primo calcolo del nostro ufficio studi riteniamo che sia necessaria una revisione per quanto riguarda le pensioni sotto i 2mila euro, solo in questo modo il decreto Salva Italia sarà veramente equo. Per questo ci auguriamo che nella discussione parlamentare vengano emendate alcune parti. Così com'è il decreto infatti nasconde delle iniquità , che devono essere corrette. In base ai nostri calcoli ammonterebbe difatti al 5%, il taglio del reddito di un pensionato con 1.000 euro" Silvano Scandian, presidente di CNA Vicenza raccoglie così le preoccupazioni emerse dai pensionati.
Argomenta Scandian: "Quando ad un pensionato con una pensione di 1.070 euro mensili si chiede (tra IMU prima casa, mancata rivalutazione all'indice Istat, maggiore addizionale IRPEF) di versare quasi il 5 per cento in più del proprio reddito, senza considerare gli effetti del prossimo aumento dell'IVA, mentre invece agli evasori con i capitali scudati si chiede solo l'1,5 per cento e coloro che si sono arricchiti non pagando tasse la fanno ancora franca, l'equità inevitabilmente si perde. Non credo che il contributo economico proveniente dalla tasche dei pensionati meno abbienti abbia un impatto significativo sul risanamento finanziario dell'Italia. A Vicenza, secondo l'Inps, su 254mila pensioni vigenti nel 2011 oltre 222mila pensionati percepiscono un assegno inferiore ai 1750 euro mensili, e di questi oltre 190 mila percepisce meno di 1120 euro, vale al dire che il 74% dei pensionati vicentini vive al di sotto di questa soglia minima di sopravvivenza. Per questo mi auguro che la Manovra predisposta dal Governo Monti vada ad incidere significativamente sui veri nodi che la caratterizzerebbero come equa, e cioè il reperimento di risorse dagli evasori fiscali e da quanti possono dare di più. Penso in particolare a chi detiene i grossi capitali e le rendite finanziarie o anche agli stessi scaglioni più elevati dell'irpef per i lavoratori dipendenti"
"Voglio sperare che la discussione parlamentare - prosegue Scandian -porti a correggere alcuni contenuti e che sia consentito ai nostri pensionati di poter sopravvivere almeno con l'adeguamento pieno al costo della vita delle pensioni sotto i 2000 euro lordi".
"Ciò detto - conclude il Presidente di Cna Vicenza - oggi più che mai c'è bisogno di coesione e di un nuovo progetto a lungo termine, un progetto che parta da una vera riforma del welfare e dia certezze sia a coloro che in pensione ci sono già , sia a chi dovrà arrivarci, prima o poi. Senza queste doverose premesse, si rischia una grave rottura sociale tra il giovane occupato di oggi e l'anziano occupato di ieri".
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