Quotidiano | Categorie: Politica

Manifestazione contro la guerra in Libia, Cgil: la parola ritorni subito a politica e diplomazia

Di Redazione VicenzaPiù Mercoledi 30 Marzo 2011 alle 20:27 | 0 commenti

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Danilo Andriollo, Cgil Vicenza  -  La CGIL di Vicenza raccoglie l'appello lanciato da Emergency e dal suo fondatore, Gino Strada, e partecipa alla giornata di mobilitazione nazionale del 2 aprile. Vogliamo così ribadire il sostegno alle mobilitazioni popolari che si sono sviluppate e si stanno sviluppando nei paesi del Nord Africa e del Medio Oriente e la ferma condanna delle brutali repressioni che hanno visto centinaia di vittime.

La domanda di democrazia e di giustizia sociale che viene da questi popoli, soprattutto dai giovani che vogliono costruirsi un futuro diverso e migliore, richiede una risposta aperta, democratica e di sostegno da parte della comunità internazionale e particolarmente dell'Europa.
Per affermare questi obiettivi e i diritti delle popolazioni, è necessario che si fermino immediatamente le azioni militari in Libia da parte di tutti i soggetti coinvolti, dando spazio al percorso politico-diplomatico, coinvolgendo da protagonisti le Organizzazioni della regione, come l'Unione africana e la Lega Araba, favorendo un ruolo di intervento umanitario delle Nazioni Unite. La prima risoluzione dell'Onu non deve essere piegata agli interessi politici ed economici di alcune potenze occidentali, in particolare europee.
La Comunità internazionale ha il dovere di dimostrare che i diritti alla libera manifestazione e alla partecipazione democratica valgono dappertutto: in questi stessi giorni continuano le rivolte popolari in Barhein, Yemen, Siria e vengono represse nel sangue. Bisogna fermare la repressione e condannare fermamente quei governi attraverso iniziative politiche e diplomatiche.
La Cgil conferma l'impellente necessità di accoglienza e solidarietà verso profughi e migranti. Per questo giudica negativamente la lentezza e la strumentalità con cui il Governo sta affrontando la gravissima situazione di Lampedusa, e condanna con fermezza le affermazioni volgari e offensive di qualche ministro che continua a soffiare sul fuoco razzista.
Questa sarà inoltre l'occasione per affermare che pace e libertà, dei singoli e delle popolazioni, passano anche attraverso la difesa dei beni comuni. Rivendicare il diritto della città di Vicenza alla realizzazione del Parco della pace nell'area est del Dal Molin rientra tra questi diritti e per questo va ribadito.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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