Nerone non incendiò Roma: fu precursore di Tremonti, dell'ex Bondi e di Gino Strada
Giovedi 14 Aprile 2011 alle 08:21
Nerone? Non incendiò Roma, ma fu precursore di Tremonti, dell'ex Bondi e di Gino Strada: varò una 'patrimoniale', finanziò la cultura e l'arte e fu pacifista convinto Le nuove letture della storia (riportate ultimamente anche da L'Espresso, ma frutto di lunghi e documentati studi proprio nell'anno in cui sta esplodendo il mito culturale e turistico della grande Roma imperiale) confermano che Nerone, pur con le sue folli contraddizioni, con l'incendio di Roma non ebbe nulla a che fare, anzi aiutò di persona gli scampati e, dopo la distruzione, si dimostrò un grande urbanista.
Continua a leggereManifestazione contro la guerra in Libia, Cgil: la parola ritorni subito a politica e diplomazia
Mercoledi 30 Marzo 2011 alle 20:27
Danilo Andriollo, Cgil Vicenza - La CGIL di Vicenza raccoglie l'appello lanciato da Emergency e dal suo fondatore, Gino Strada, e partecipa alla giornata di mobilitazione nazionale del 2 aprile. Vogliamo così ribadire il sostegno alle mobilitazioni popolari che si sono sviluppate e si stanno sviluppando nei paesi del Nord Africa e del Medio Oriente e la ferma condanna delle brutali repressioni che hanno visto centinaia di vittime.
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Sabato a Roma. Albert Einstein: "La guerra non si può umanizzare, si può solo abolire"
Domenica 27 Marzo 2011 alle 20:43
Gino Strada, Carlo Rubbia, Luigi Ciotti, Renzo Piano, Maurizio Landini, Massimiliano Fuksas, Luisa Morgantini, i primi firmatari dell'appello: 2 Aprile 2011, Giornata di mobilitazione nazionale. "La guerra non si può umanizzare, si può solo abolire." Albert EinsteinSabato 2 aprile a Roma, in Piazza San Giovanni, alle 15.00
Ancora una volta i governanti hanno scelto la guerra. Gheddafi ha scelto la guerra contro i propri cittadini e i migranti che attraversano la Libia. E il nostro Paese ha scelto la guerra "contro Gheddafi": ci viene presentata, ancora una volta, come umanitaria, inevitabile, necessaria. Continua a leggere
Liberi i tre di Emergency. Kabul: "Non colpevoli"
Domenica 18 Aprile 2010 alle 23:03
Ansa.it - Napolitano: governo ha lavorato con accortezza.
Gino Strada: mi sembra una bella conclusione
Redazione di VicenzaPiù: fin dall'inizio abbiamo espresso solidarietà incondizionata!
I tre italiani di Emergency (nella foto fermo immagine del Tg2) sono stati rilasciati perché "non colpevoli". Lo dice un comunicato del Nds, i servizi di intelligence afghani. "Siamo molto contenti di essere fuori, soprattutto contenti di questo perché sia io che i miei compagni abbiamo passato momenti terribili", ha detto Marco Garatti, uno dei tre operatori di Emergency liberati in Afghanistan, parlando nella residenza dell'ambasciatore italiano a Kabul. "Siamo soprattutto contenti di essere fuori con il nostro nome completamente pulito. La nostra reputazione e quella di Emergency sono intatte", ha aggiunto.
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Emergency, 50 mila in piazza S. Giovanni a Roma
Sabato 17 Aprile 2010 alle 23:26
Ansa.it - "Siamo più di 50 mila, la piazza è piena": ci hanno messo un po', i volontari di Emergency, a calcolare il numero delle persone accorse a piazza San Giovanni a Roma per sostenere i tre operatori della ong arrestati in Afghanistan. E probabilmente non si aspettavano neanche loro di vedere così tanta gente a una manifestazione, organizzata in soli tre giorni, e da soli, senza l'apporto di partiti politici o sindacati. Emergency è riuscita dunque a rendere tangibile quello che in questi giorni, dopo l'arresto di Marco Garatti, Matteo Dell'Aira e Matteo Pagani, i suoi responsabili vanno ripetendo come un mantra: e cioé che il loro lavoro viene apprezzato, in barba ai tentativi di screditare l'organizzazione e i suoi operatori. Leggi tutto e vedi le foto cliccando QUIContinua a leggere
Emergency, italiani arrestati: quanti dubbi!
Domenica 11 Aprile 2010 alle 23:31Redazione di VicenzaPiù                           Â
Sono varie le versioni sull'evoluzione dell'arresto in Afghanistan di 9 operatori di Emergency, di cui 3 italiani, il trevigiano Matteo Dell'Aira, infermiere capo dell'ospedale di Lashkargah, Marco Garatti, coordinatore medico del progetto di Emergency in Afghanistan, e Matteo Pagani, logista dello stesso ospedale.
Sono tutti accusati di un progettato attentato al governatore della provincia afghana di Helmand, Gulab Mangal, e avrebbero confessato secondo l'Ansa che riferisce di fonti afgane che fanno capo all'accusatore.
Secondo la Cnn i 3 italiani sarebbero anche accusati di aver assassinato, Adjmal Nashkbandi, l'interprete di Daniele Mastrogiacomo, giornalista de La Repubblica.
Come ieri abbiamo riportato direttamente o con rinviia l web le varie versioni di una situazione a dir poco confusa, potete cliccare su Ansa e su Repubblica.it per leggere i dettagli (a dir poco contrastanti) di quanto sopra sintetizzato.
Sono tanti, troppi i dubbi su tutto, certo alimentati anche dall'iniziale negazione da parte dell'Isaf (Nato) della partecipazione all'operazione, poi inconfutabilmente dimostrata da un video anche da noi pubblicato e ripreso da RaiNews 24.
Visto, quindi, che le fonti dell'Ansa sono ‘interessate', considerato che Repubblica, il giornale di Daniele Mastrogiacomo, di fatto smonta le relative accuse grazie anche ad inoppugnabili dichiarazioni dello stesso Mastrogiacomo, ma, soprattutto, avendo sempre apprezzato quanto fa contro ogni guerra Emergency, di cui ci onoriamo di ospitare mensilmente su VicenzaPiù una rubrica, all'organizzazione di Gino Strada, che da sempre si batte contro la guerra, e ai suoi operatori continua ad andare la nostra solidarietà fino a che non verrà dimostrato senza gli attuali 'equivoci' il contrario.
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