Università Bergamo prende un provvedimento nei confronti del prof. Giovanni Villa: non chiese autorizzazione per incarico retribuito di direttore tecnico del Chiericati. Variati e Diamanti lo lasciano nel cda della Roi?
Giovedi 28 Dicembre 2017 alle 19:11 | 1 commenti
"Con riferimento alla Vs. richiesta di informazioni (datata 1.12.2017, ndr) relative al Prof. Villa, professore associato a tempo pieno presso il Dipartimento di Lettere, Filosofia, Comunicazione del nostro Ateneo, e facendo seguito a quanto già comunicato con la nostra nota del 10.4.17 prot.n.34638, si conferma che questo Ateneo ha svolto le verifiche del caso. In base alle risultanze di tali verifiche il Rettore, titolare per legge del potere di iniziativa per l'azione disciplinare, ha attivato nei confronti dell'interessato il procedimento di competenza che si è concluso con il provvedimento ritenuto opportuno in correlazione alla rilevanza dei fatti": questa è la risposta inviataci il 7 dicembre scorso dal direttore generale dell'Università di Bergamo, dr. Marco Rucci, sul "caso Giovanni Carlo Federico Villa" (nella foto a sx con Variati a dx, ndr).
La vicenda è nota soprattutto a chi ci legge e cerchiamo si riassumerla in poche battute anche se volendo approfondirla si può cliccare qui per documentarsi su tutta la storia o scegliere gli articoli che interessino di più.
Giovanni Villa, professore associato a tempo pieno presso il Dipartimento di Lettere, Filosofia, Comunicazione dell'Ateneo di Bergamo (estraiamo da una prima risposta a nostre domande pervenutaci il 10 aprile 2017) "è stato autorizzato, con provvedimento rettorale prot. n. 802/VII/4 del 9.1.2017, a svolgere l'incarico extra-lavorativo gratuito di Direttore scientifico dei Musei civici di Vicenza dal 1.12.2016 al 31.12.2017... Stiamo inoltre procedendo ad approfondite verifiche in relazione alla segnalazione pervenuta sulla società "Didakè sas per i conseguenti ed eventuali provvedimenti".
In buona sostanza l'accademico chiese la dovuta autorizzazione "a svolgere l'incarico extra-lavorativo gratuito di Direttore scientifico dei Musei civici di Vicenza dal 1.12.2016 al 31.12.2017", gratuità di cui si diede pubblicamente vanto (in effetti a Vicenza Variati & c. lo nominano "direttore onorario" e non scientifico), ma si era guardato bene dal chiederla o si dimenticò di farlo quando, da metà 2015 a metà 2016, lo stesso incarico, all'epoca come "direttore tecnico", lo assunse in cambio di una retribuzione di 30.000 euro a carico della Fondazione Roi presieduta allora da Gianni Zonin.
La retribuzione era a favore di Didakè sas, un'accomandita di cui era socio accomandatario e accomandante su cui, quindi, l'Università di Bergamo, dopo la nostra segnalazione, decise di procedere ad "approfondite verifiche in relazione alla segnalazione pervenuta... per i conseguenti ed eventuali provvedimenti".
Abbiamo atteso fino ad oggi di pubblicare la risposta sui provvedimenti a carico del prof. Villa, perchè speravamo ci arrivasse, intanto, una integrazione di informazioni che abbiamo chiesto in data 12 dicembre (il tempo, comunque, consentito per un accesso agli atti è di 30 giorni).
In attesa, quindi, dell'integrazione richiesta, abbiamo anticipato ad oggi, come promesso ieri ("Accesso agli atti della Fondazione Roi: cosa hanno in comune nel rifiutarcelo Zonin, Diamanti, Valmarana e il cda attuale? Un irrispettoso e preoccupante mutismo totale") la prima decisione della sua Università su Villa proprio a causa dei silenzi persistenti della Roi, con cui si intreccia il caso Villa a Vicenza, e visto che il "professore bergamasco" è sempre più al centro di avvenimenti, tra cui un recente avviso di garanzia, non proprio cristallini, in primis proprio il suo ingresso fin da luglio 2015 nel cda della Roi quando Achille Variati, sindaco del Comune di Vicenza, e Gianni Zonin, presidente della Roi, "decisero" che l'incarico di "direttore tecnico" equivalesse a quello di "direttore pro tempore" dei musei civici di Vicenza, alias Palazzo Chiericati, l'unico che desse statutariamente titolo al suo titolare di entrare nel cda della Roi, già in via di avanzata "demolizione" (cfr "Roi. La Fondazione demolita").
Ebbene se persistono forti dubbi che Villa potesse entrare in quel cda da direttore tecnico e non pro tempore ora c'è almeno una certezza: non chiese l'autorizzazione ad assumere quell'incarico, per giunta retribuito tramite una sua società , la Dikakè sas, e per questa serie di motivi il Rettore dell'Ateneo di Bergamo "titolare per legge del potere di iniziativa per l'azione disciplinare ha attivato nei confronti dell'interessato il procedimento di competenza che si è concluso con il provvedimento ritenuto opportuno in correlazione alla rilevanza dei fatti".
Un provvedimento contro chi non ha rispettato le regole, quindi, e sulla cui natura abbiamo, comunque, chiesto ulteriori lumi il 12 dicembre, è stato preso ma il prof. Villa rimane al Chiericati e, soprattutto, nel Cda della Roi.
Per Achille Variati, sindaco uscente di Vicenza, e Ilvo Diamanti, presidente "pro tempore" della Roi, è tutto ancora normale?
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