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L'Unesco (a pagamento) per il Prosecco e Vicenza

Di Citizen Writers Mercoledi 4 Luglio 2018 alle 22:28 | 0 commenti

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Credo che Zanoni - ci scrive il prof. Luciano Parolin - invece di scrivere sempre contro, debba sostenere in pieno l'azione della Giunta Regionale che ha chiesto all' Unesco la tutela del paesaggio vitivinicolo del Prosecco coltivato sulle colline Trevigiane. Ma cose è l'Unesco? L'Unesco è un organismo dell'ONU delegato alla tutela della bellezza ed è un valido richiamo turistico, culturale, enogastronomico, mediatico, per tutti i siti in lista, (a pagamento). Nel 1996 il riconoscimento dell' UNESCO è arrivato anche le ville palladiane della provincia. Vicenza è uno dei siti UNESCO che possiedono il maggior numero di monumenti protetti ben 47.

L'agenzia dell'Onu per la salvaguardia dei beni culturali ha un bilancio di circa 800 milioni di dollari la metà spesi per il personale; ma solo 30 milioni sono impiegati per l'organizzazione effettiva dell'agenzia di cui circa 8 milioni sono spesi per la graduatoria delle candidature e le riunioni; circa 6 milioni per l'assistenza rivolta ai paesi più poveri come la Tanzania 1,3 milioni di dollari, segue Brasile, Perù, Costarica, Egitto poco meno di 1 milione. L' Italia, paesi Europei, Stati Uniti, non ricevono nulla per il patrimonio. L'Italia e il Giappone sono i primi “sostenitori” con 52 milioni di € complessivi. Il Ministero dei Beni Culturali 11 milioni di € per le città patrimonio dell'umanità. Risulta quindi che a pagare il Logo Unesco sia l'Italia. E Vicenza, quanto sborsa? Se facciamo un semplice calcolo costi e benefici, i ritorni economici, come afflusso turistico, legati al marchio Unesco sono bassi, meno del 30% (rilevazione de Il Giornale E. Fontana). Un altro studio rileva che i siti Unesco del nostro Paese hanno uno scarso ritorno commerciale, sedici volte inferiore a quelli americani, forse perché l'Italia ha ridotto i contributi al fondo World Heritage a 122 mila € da 163 mila del 2013. Risulta chiaro che più che la bellezza e l'antichità delle colline trevigiane conti la politica e i versamenti, purchè qualcuno non remi contro! In tal caso io manderei il conto a chi come Zanoni lavora contro gli interessi di chi lo ha votato cioè i Veneti.

Speriamo non ci siano sempre ruote da ungere.

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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