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L'ultimo saluto di Achille Variati al padre Ferruccio. E dalle finestre della Chiesa dei Carmini spunta il sole
Martedi 26 Aprile 2016 alle 17:50 | 0 commenti
Nel primo pomeriggio di un nuvoloso 26 aprile si è celebrato il funerale di Ferruccio Variati, padre del sindaco di Vicenza, Achille Variati. La Chiesa dei Carmini in centro storico a Vicenza era affollata di cittadini, Fanti in divisa, tutti gli assessori della giunta, una parte di consiglieri comunali e dipendenti del Comune, consiglieri delegati provinciali, rappresentanti delle categorie economiche, tra cui l'ex presidente di Confindustria Giuseppe Zigliotto, o di alcune partecipate dal Comune, come Matteo Quero e Angelo Guzzo, l'ex presidente della Provincia Attilio Schneck, diversi sindaci del vicentino, immigrate africane con i vestiti tradizionali di colore nero che hanno portato una corona di fiori, il Prefetto Eugenio Soldà e in rappresentanza della Fiera Corrado Facco e Matteo Marzotto, accolto con cordialità al suo arrivo in Chiesa dal vicesindaco Jacopo Bulgarini d'Elci.Â
"Aveva quasi 105 anni, era un fuoriquota", ha detto ricordando Ferruccio ringraziando Dio il parroco dei Carmini Don Mario, che ha concelebrato la Messa insieme ad altri sacerdoti, come don Sandonà o il parroco più anziano di Vicenza Don Bergamo delle Maddalene.Â
Poi i ricordi commossi di due nipoti e quindi l'emozionante discorso del figlio Achille:
"Immaginate una poltrona bianca, vicino c'è una porta che dà sulla terrazza addobbata con i fiori per rappresentate il passare della stagioni per chi non si puo più muovere da casa: ma per lui 'lavoro' è una parola per la quale gli occhi si illuminavano sempre, era stata parte fondamentale della sua esistenza. Quando gli dicevo 'papà vado al lavoro', mi rispondeva 'te digo un Ave Maria' e questo mi dava forza. Era in pace con se stesso, ed è con la sua semplicità , onestà e dedizione che si diventa grandi e potenti. Ora mi devo abituare a considerarlo da bussola a stella che mi indica la direzione".
E proprio mentre Variati pronunciava queste parole dai finestroni della Chiesa dei Carmini ha cominciato a trasparire il sole, in una scenografia perfetta per l'ultimo saluto all'artigiano vicentino Ferruccio.Â
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