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Luigi Poletto al vescovo Nosiglia

Di Redazione VicenzaPiù Mercoledi 27 Ottobre 2010 alle 19:30 | 0 commenti

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Luigi Poletto, Comune di Vicenza - L'invito che la Conferenza dei Presidenti dei gruppi consiliari - d'intesa con il sig. Sindaco - ha rivolto al Vescovo di Vicenza Cesare Nosiglia - che si appresta a lasciare la nostra città - non vuole essere esclusivamente un fatto formale.
Non siamo qui per scambiarci un freddo e infecondo indirizzo di reciproco saluto. Non siamo qui per consumare stancamente un rito.  Siamo qui perché il legame del Vescovo con la gente vicentina e della gente vicentina con il Vescovo è stato ed è un legame fortissimo.

Siamo qui per ringraziare il Vescovo Nosiglia del servizio reso alla città di Vicenza, per l'intelligenza e l'abnegazione con cui questo servizio è stato prestato.
Siamo qui perché il cristianesimo è parte essenziale del giacimento di valori che definiscono l'identità culturale e sociale dei vicentini.
Siamo qui perché non solo la comunità dei credenti ma l'intera cittadinanza ha visto nel Vescovo un punto di riferimento spirituale.
Siamo qui perché in un mondo dominato dall'atomizzazione individualistica e desertificato dei valori fondanti, e impregnato di consumismo effimero, la fede cristiana e più in generale l'ancoramento religioso contribuiscono in maniera potente a riempire di senso le esistenze individuali, ad inalveare i comportamenti personali nel sentiero della solidarietà, a rafforzare l'intelaiatura civile della città cementandone la coesione, laddove vi sono materialismi senza principi e quotidianità senza finalismi.
Siamo qui perché a Vicenza è attiva una moltitudine di gruppi di volontariato, associazioni, movimenti, cristianamente ispirati ed operanti sovente nel tessuto di maggiore sofferenze della società vicentina, laddove si alza il grido muto di dolore e di aiuto di persone escluse dai meccanismi di distribuzione del reddito o impoverite dalla crisi economica o consegnate alla più devastante emarginazione sociale o condannate alla solitudine e all'infelicità individuale. Senza la generosità e anche senza la professionalità di questi gruppi l' intervento dei pubblici poteri vicentini sarebbe votata all'inefficacia e all'insuccesso.
Siamo qui perché il Vescovo Nosiglia ha sempre rispettato con estrema correttezza la laicità delle istituzioni pubbliche, laicità che è uno dei principi cardine del nostro ordinamento costituzionale, pur coerentemente proponendo gli architravi irrinunciabili della coscienza cristiana: il diritto alla vita, l'accoglienza nei confronti delle genti di diversa etnia e religione, la cogenza dell'impegno per i segmenti sociali più marginali, anche quelli più minoritari, anche quelli accompagnati da una diffusa volontà escludente da parte della opinione pubblica. Perché la Chiesa non ha il timore di assumere posizioni scomode e ci rammenta quello che il grande teologo svizzero Karl Barth e il grande filosofo tedesco Max Horckheimer definivano "il Totalmente Altro", che poi è il mistero di un Dio che, essendo morto su una croce di sofferenza, non cessa di interrogare chi - impegnato nella vita pubblica da credente o agnostico - vede le molte croci di persone sofferenti e capisce che è l'impegno per chi sta male il senso ultimo (e anche unico) dello stare in politica.

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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