Quotidiano | Categorie: Politica

Lingua veneta, Mara Bizzotto: "fondi europei per l’insegnamento e la promozione, uno storico sì dalla commissione europea"

Di Note ufficiali Sabato 7 Luglio 2018 alle 18:27 | 0 commenti

ArticleImage

Nessun ostacolo giuridico né istituzionale - è scritto in un comunicato di Mara Bizzotto, Capogruppo Lega al Parlamento Europeo - ad un percorso europeo di revitalizzazione della lingua veneta, parlata oggi da 7 Veneti su 10 e da milioni di persone in vari Paesi del mondo tra cui Croazia, Slovenia, Brasile, Messico ma anche Australia, Argentina, Canada e altri. L’UE dice Sì alla richiesta, avanzata dall’europarlamentare Mara Bizzotto, di avere a disposizione fondi europei per lo studio e la promozione della lingua veneta (già riconosciuta dall’UNESCO) e la valorizzazione del millenario patrimonio culturale e linguistico del Veneto.

Una storica ed eccezionale opportunità che fino a ieri sembrava un’utopia ma che oggi diventa realtà grazie al prezioso lavoro portato avanti in Europa da Mara Bizzotto, capogruppo della Lega al Parlamento Europeo, e dall’Academia de ła Bona Creansa - Academia de ła Łengua Veneta, ente di ricerca linguistica riconosciuto a livello universitario e internazionale, che nelle scorse settimane avevano interrogato la Commissione UE sulla questione della lingua veneta.

La Commissione UE, rispondendo alle due interrogazioni presentate dall’europarlamentare Bizzotto e dall’Academia, ha certificato che sono disponibili fondi europei per l’insegnamento di quelle lingue europee, come il Veneto, che non sono ancora formalmente riconosciute dagli Stati nelle quali vengono parlate. Secondo la Commissione UE, come già avviene per l’occitano, lingua autoctona della Francia ma non riconosciuta dallo Stato francese, anche per la lingua veneta è possibile sviluppare progetti di insegnamento grazie a programmi europei come Erasmus+ (programma dell’UE nei settori dell’istruzione, della formazione, della gioventù e dello sport per il periodo 2014-2020), Orizzonte 2020 e Interreg.

Questi programmi dell’UE potranno finanziare, come nel positivo caso dell’occitano, progetti transnazionali per l’insegnamento e l’apprendimento della lingua veneta che saranno gestiti da scuole, università, enti di ricerca ed enti locali in diversi Paesi. La lingua veneta potrà quindi essere insegnata ad ogni livello, pur rimanendo di competenza dello Stato italiano il riconoscimento formale dello status di lingua.

“Il via libera dell’UE allo studio e all’insegnamento della lingua veneta con i fondi europei è un fatto di straordinaria importanza - dichiara l’eurodeputata Bizzotto - Finalmente anche Bruxelles conferma che la lingua veneta è parte fondamentale del patrimonio culturale europeo e che è una lingua che non si trova solo nei libri di storia, ma è tuttora una lingua viva, parlata e apprezzata da milioni di persone nel mondo. Come disse la poetessa Alda Merini, “i Veneti hanno la fortuna di avere una lingua che è poesia in sé, una musica perfetta”.  

“Un nuovo importante tassello si inserisce meravigliosamente nel quadro del recupero e nella promozione della lingua veneta in tutte le sue espressioni e potenzialità di crescita - aggiunge il Presidente dell’Academia, dott. Alessandro Mocellin - La lingua veneta è un bene di tutti! Poterla conoscere, insegnare, studiare liberamente sono diritti fondamentali di coloro che intessono la propria vita con i destini di questa nostra magnifica terra veneta. Le lingue e la glottodiversità sono valori che l’Europa deve e vuole tutelare”.


Commenti

Ancora nessun commento.
Aggiungi commento

Accedi per inserire un commento

Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.





Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
Gli altri siti del nostro network