Liliana Zaltron di M5S fa il pelo ai 26.700 euro spesi in comunicazione da Acque Vicentine, ma forse può... fare di più: sul Cda di privati
Martedi 15 Dicembre 2015 alle 23:48 | 4 commenti
A volte ci si perde sulle piccole cose e questo è umano anche per i politici anche se poi l'esame al microscopio della pagliuzza fa perdere di vista i pali. Oggi, ci dispiace utilizzare per il nostro esempio lei, spesso attiva su ben più consistenti questioni, ma, tant'è, forse poi ci ringrazierà . Ebbene Liliana Zaltron, capogruppo, e anche no visti i contrasti interni, dei due consiglieri comunali di M5S (oltre a lei c'è Daniele Ferrarin), ha impegnato le sue energie per dimostrare un teorema più che difficile soprattutto insignificante da sostenere: il costo delle bollette per i poveri vicentini sarebbe maggiore del dovuto perchè Acque Vicentine spende parte dei soldi incassati dalle bollette, ben... 26.700 euro all'anno, per farsi pubblicità sui giornali e sulle TV (in pratica 23 centesimi virgola qualcosa all'anno pro capite di ogni cittadino che beva o usi acqua...).
Anche se la stessa Zaltron si rende conto della forzatura dialettica, quando concorda con l'assessore Cavalieri sull'esiguità dei costi dell'attività di comunicazione della società in questione, "meno dello 0.5% dei costi complessivi dell'azienda", la pentastellata fa un altro, micro, errore quando afferma che i 26.700 euro nell'anno 2015 siano stati spesi per "il pagamento di campagne pubblicitarie all'interno dei media tradizionali", perchè, lo diciamo per la pignola trasparenza che ci assilla, ben 1.000 euro Acque Vicentine li spende anche sul nostro network multimediale, che proprio tradizionale non è, per giunta non per vendere più acqua a un prezzo più o meno giusto ma per informare su procedure e suqualità dell'acqua.
Ma lo sforzo di attenzione alla gestione di un'azienda pubblica da parte di una manager bancaria come Liliana Zaltron, anche perchè è anche dalle piccole cose che si valuta la filosofia di gestione del management, merita un suggerimento, che giustifichi suoi nuovi e magari più proficui sforzi e di cui, magari, come dicevamo in premessa, poi ci ringrazierà : più che i 26.700 euro veda chi gestisce dal Cda gli indirizzi societari e per quali competenze specifiche e non solo politiche o para politiche sia stato scelto a farne parte.
E, soprattutto, Liliana Zaltron si chieda e chieda perchè un'azienda pubblica, importante ma non certo enorme, come Acque Vicentine, vista anche l'esperienza dell'attuale presidente Angelo Guzzo, non possa essere gestita da lui come amministratore unico, come si fa nella holding Aim con Colla e nelle sue grandi controllate con altri A.U., invece che da un presidente e da altri quattro componenti, di cui ben tre con radicati interessi in società private (e che magari costano anche di più dei 26.700 euro spesi in comunicazione "tradizionale" inclusi i nostri 1.000 in comunicazione multimediale...
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Acque vicentine spreca i nostri soldi per farsi pubblicità,avendo una paura nera che qualcuno possa insidiare il suo potere incontrastato,ed i giornalisti non fanno di megliuo che criticare i cittadini a cinque stelle! Ridicolo giornalismo asservito!