Ingresso vietato in Fiera all'ex security manager, Zaltron: "ecco i dettagli di una storia di soprusi, a Vicenza c'è da cambiare sistema”
Mercoledi 3 Febbraio 2016 alle 14:36 | 5 commenti
Lucio Zaltron, coordinatore di circolo del Partito Democratico di Vicenza ed ex rappresentante sindacale della Cgil all'interno di Fiera di Vicenza in quanto dipendente responsabile della sicurezza, è passato in redazione in viale Milano per raccontarci la sua versione sull'episodio accaduto martedì 26 gennaio davanti all'ingresso della Fiera di Vicenza, in uno dei giorni di massiccia affluenza per la rassegna VicenzaOro January.
"Lei non può entrare per ordini superiori della direzioneâ€. Questa la frase che gli addetti alla sicurezza della Fiera avrebbero detto quando è stato esibito il biglietto omaggio che era stato dato a Zaltron da un suo ex collega. A quel punto l'esterrefatto ex dipendente si è diretto dagli agenti di Polizia:
“Gli uomini della sicurezza hanno ripetuto la stessa frase e anche gli agenti sono rimasti sorpresi da quelle paroleâ€.
“Le ragioni sono inspiegabili – afferma Zaltron - mai era accaduto prima un episodio simile per gli ex dipendenti, se non per motivi di danni gravi arrecati all'azienda e per reati di rilievoâ€.Â
“È l'epilogo finale – aggiunge amaramente - di una difficoltà di rapporti che risalgono al 2007, prima con diverse sanzioni disciplinari e poi con l'esternalizzazione del servizio di security manager ai privati che mi ha riguardatoâ€.
Una vicenda che trarrebbe origine dalla nomina di Corrado Facco, attuale direttore generale di Fiera di Vicenza, società controllata pubblica da Provincia, Comune e Camera di Commercio di Vicenza:
“Prima della nomina di Facco - racconta l'esponente Pd - ho avuto un colloquio con il sindaco Achille Variati spiegandogli che secondo me Facco è un ottimo commerciale, ma non un buon direttoreâ€.Â
Facco, però, nonostante quel colloquio (e nonostante dichiarazioni pubbliche di Varitai sul non volerr puntare su cavalli di ritorno come lui) è stato nominato lo stesso direttore generale.Â
“Durante un incontro successivo con Facco gli ho confermato personalmente le considerazioni che avevo fatto su luiâ€.
“Dobbiamo metterci una pietra sopraâ€, con queste parole, sostiene Zaltron, il dg della Fiera lo avrebbe rassicurato al termine di quell'incontro.
“Ma da quel momento invece - spiega l'ex security manager - sono iniziate provocazioni e soprusi, fino al ricovero in ospedaleâ€.
Ci spiega meglio quest'ultimo fatto?Â
“Prima sono iniziate alcune provocazioni via mail, poi durante un colloquio con Facco alla presenza della responsabile delle risorse umane, sono stato accusato di mancanze nel mio lavoro che in tanti anni mai si erano evidenziate: accuse che mi hanno messo in agitazione a tal punto che all'uscita dalla stanza sono svenuto per la tensioneâ€.
“E nei giorni in cui ero in malattia - ricorda con tristezza - è arrivata la procedura di mobilità per esternalizzazione dei servizi in base alla legge Forneroâ€.
“Con il presidente di Fiera di Vicenza Matteo Marzotto - aggiunge - non c'è mai stato alcun rapporto, aveva sposato purtroppo anche lui la linea di Faccoâ€.
Fino ad arrivare all'episodio del divieto di entrare a VicenzaOro.
"Aldilà - conclude Zaltron - dei numerosi attestati di solidarietà che ho ricevuto in questi giorni da sindacalisti, politici e colleghi, sarebbe ora che a Vicenza si facesse qualcosa di concreto per cambiare un certo sistema".
i tuoi trascorsi di tentate cariche politiche come segretario PD a Vicenza, sindaco di Thiene in quota Lega e finale tentativo di scalate in zona PDL... sono fatti che ci distinguono. Mi dispiace che i tuoi giudizi sono conseguenti a valutazioni sommarie conseguenti alla tua "personalità"condizionata da ???
Chiamami se vuoi sapere come si sono svolti i fatti. Altro sono solo chiacchere.
Buona serata professore.
Credo che non si possano scindere i vari aspetti: la persona, il ruolo e la carica.
Ognuno è portatore, in ogni ambito, della propria personalità e del proprio sentire nella sua interezza, che significa coerenza e di questo do atto a Lucio.L'intervento del Sig. Luciano mi pare proprio fuori luogo e del tutto inopportuno. Avere coraggio nell'esprimere le propri idee è assolutamente fondamentale, soprattutto in questo momento storico, dove ci stiamo tutti omologano ad un pensiero unico, calato dall'alto.
Tutta la mia solidarietà a Lucio.
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