Letti per voi il 9 giugno: Consob accoglie primi 5 ricorsi per BPVi, rush fusione Aim e Agsm, Cauduro denuncia BPVi per mobbing...
Venerdi 9 Giugno 2017 alle 09:29 | 0 commenti
Sul Corriere del Veneto Gianni Favero ci informa che l'arbitro Consob ha accolto i primi cinque ricorsi contro le ex popolari, per cui le azioni, in questo cado di soci BPVi, dovranno essere rimborsate con percentuali dal 60% al 100% del valore con cui sono state acquistate. Alcuni soci sono stati danneggiati dallo «scavalcamento» (cioè il mancato rispetto dell'ordine cronologico nel liquidare proprietari di titoli che avevano chiesto la liquidazione) altri perché convinti ad acquistare 100 azioni attraverso mutui per soci. Sempre sul CorVeneto è il matrimonio tra Verona e Vicenza per le loro utility a guadagnare la scena.
La fusione tra le due multiutility rappresenta la prima grande aggregazione di partecipate da enti pubblici nel Veneto degli ultimi anni. Ne nascerà una società del valore di oltre il miliardo di euro di fatturato. Gian Maria Collicelli e Lillo Aldegheri ci dicono che: "Mesi di lavoro, settimane di attesa - e di scontri ma oggi, con il condizionale del caso, l'accordo per la fusione fra Aim e Agsm dovrebbe diventare realtà . E sarà inserito in atto di indirizzo emanato dalle giunte delle rispettive proprietà ovvero i Comuni di Vicenza e Verona. Il D-day, insomma, pare arrivato. Non fosse altro per il fatto che il capoluogo scaligero domenica va al voto per il rinnovo del Consiglio comunale e dunque quello che si configura oggi sarà l'ultimo «colpo di coda» della giunta in carica prima delle elezioni". Tornando alle Popolari, di cui su VicenzaPiu.com avete ieri trovatoo i passaggi fondamentali e in anticipo, è Il Gazzettino a confermaci quanto già riportato e cioè che Moretti a Zaia sarebbero finalmente pronti a collaborare per il loro salvataggio: «Dopo giorni di numerosi appelli, non solo della sottoscritta, affinché anche la Regione Veneto faccia la sua parte nel salvataggio delle banche venete, finalmente Zaia si rende conto che tirarsi indietro significherebbe lavarsi le mani... Speriamo che voglia contribuire anche attraverso la finanziaria regionale Veneto Sviluppo e l'apporto degli imprenditori. Confidiamo nella sua abilità a coinvolgerli nell'operazione, sappia che da parte nostra c'è la massima collaborazione». Francesco Bonazzi su La Verità rivela, invece, di un'altra tegola che si abbatterebbe sulla Popolare Vicenza i cui vertici sono stati denunciati per mobbing da Adriano Cauduro, fino a marzo alla guida della controllata Banca nuova, che ha chiesto i danni a Viola e Bragantini: «Cacciato perché ho detto no ai prestiti facili. Zonin voleva che assumessi il nipote del comandante della Gdf». Bonazzi aggiunge: "Il sospetto di Cauduro è che la motivazione della «riorganizzazione» ad personam sia nel fatto che i sindacati interni hanno chiesto la sua testa, in cambio del via libera al piano di esuberi. Ma anche il fatto che, nei 15 mesi in cui ha cercato di fare pulizia nei crediti di Banca nuova, ha probabilmente toccato clienti dallo scadente merito creditizio, ma eccellentissimi per frequentazioni. Dalle carte del. nuovo caso emerge anche un episodio di raccomandazioni al vertice di Pop Vicenza, che per la prima volta conferma dall'interno la passione dell'ex presidente Zonin per magistrati e ufficiali delle forze dell'ordine..."
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