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Letti e riletti del 5 giugno: il Veneto scopre di avere problemi telefonici mentre continua la saga di Bpvi e Veneto Banca

Di Piero Zanin Lunedi 5 Giugno 2017 alle 12:37 | 0 commenti

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Dopo i fuochi d'artificio della scorsa settimana sul fronte Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca, sembra esserci una tregua, almeno sui giornali, che protrebbe essere una calma armata perché dalle prossime ore potrebbero esserci nuovi sviluppi ma ne scriveremo dopo un'altra curiosità. Sulle pagine del Gazzettino tiene banco, infatti, una statistica importante per la quotidianità dei veneti l'aumento dei contenziosi con compagni telefoniche e pay tv. Secondo il quotidiano fondato da Giampietro Talamani: "Ogni giorno in Veneto almeno dieci utenti chiedono di dirimere fuori dal tribunale una controversia con i gestori dei servizi di telecomunicazioni".

Il fenomeno in numeri è presto spiegato: "Nello specifico si è trattato di doglianze per errata fatturazione (1.097, un quarto del totale), contestazioni delle penali per recesso anticipato (614), lamentele per prodotti o servizi non richiesti (460), spese non giustificate (398), modifiche al contratto (324), interruzione o sospensione della fornitura (260) e via di questo passo."

Tornando alle "nostre" banche, l'unico a dedicare due pagine alla ex Popolari ed in particolare a Veneto banca è Il Mattino di Padova. A tener banco sono le dichiarazioni di Vincenzo Consoli (nella foto) degli scorsi giorni e l'esame del suo mandato. L'ex numero uno dell'istituto di credito di Montebelluna aveva dichiarato: "Una tempesta perfetta ha affondato Veneto Banca". Serena Tomèw sulla pagine del quotidiano patavino analizza i retroscena della gestione dell'ex presidente partendo dalle indagini della Procura di Roma: "Sotto la lente degli inquirenti è finito anche lo shopping di quadri e mobili d'epoca. Il fatto che la direzione dell'istituto abbia sborsato oltre 14 milioni di euro per portare a casa nel corso degli anni 462 pezzi a costi superiori, in alcuni casi, del 70-80% rispetto al valore stimato..., ha attirato l'attenzione della magistratura."

Le opere d'arte nel mirino degli investigatori sono 109, quasi tutte acquistate dopo il 2011, dopo che lo stesso Consoli aveva ribadito al Cda della banca di voler "abbandonare questo atteggiamento di indifferenza nei confronti delle espressioni artistiche". I particolari delle operazioni di mecenatismo in questione, comuni a molte banche, forse non risulteranno penalmente rilevanti, ma con il senno di poi sono altri sprechi che "indignano i risparmiatori".

Sul futuro delle due ex popolare, concentrandosi particolarmente su quella cittadina, il Giornale di Vicenza registra i moniti all'urgenza della politica. "Continuano le reazioni all'intervista rilasciata da Matteo Renzi al Sole24Ore, nella quale l'ex premier ha indicato la questione di BpVi e Veneto Banca tra le priorità assolute da risolvere per il Paese" Scrive Paolo Mutterle. Nell'ordine  hanno parlato la parlamentare Pd  Simonetta Rubinato,  "Parole di responsabilità quelle di Renzi"; Nicola Finco, capogruppo del Carroccio in Consiglio regionale che in risposta ad Alessandra Moretti ha dichiarato che l'ex parlamentare europea non avrebbe capito le parole del suo leader di partito né quanto stia accadendo con le ex Popolari. In chiusura, infine, il monito del senatore dell'Udc De Poli: " il Nordest e il Veneto chiedono concretezza, non promesse".


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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