L'elefante e il topolino: le inadempienze dell'amministrazione per i referendum locali
Sabato 30 Giugno 2012 alle 13:36 | 0 commenti
Comitato Più Democrazia e Partecipazione - I nostri amministratori hanno un'idea ben strana della partecipazione e questo risulta evidente a livello sostanziale per il risultato mancato a distanza di un anno di lavoro su una soluzione unitaria per quorum e numero di firme per i referendum locali e a livello formale per la dimostrata incapacità di organizzare tre incontri assembleari aperti alla cittadinanza il cui scopo era di presentare il nuovo Statuto nelle sue fulgide e rinnovate vesti.
Il Comitato Più Democrazia e Partecipazione, parte interessata al rinnovo dello Statuto vicentino, perché da sempre promotore di iniziative volte a diffondere e introdurre a livello locale e nazionale strumenti di partecipazione e democrazia diretta (come il referendum comunale del 2006 e la proposta di legge di iniziativa popolare ‘Quorum Zero e Più Democrazia, attualmente in corso), dopo varie insistenze e azioni di protesta (cartelli in consiglio comunale - foto) era riuscito ad accordarsi con il Presidente della Commissione Statuto per tre date pubbliche in cui la suddetta commissione avrebbe presentato alla cittadinanza l'ultima bozza del nuovo Statuto prima del passaggio definitivo in Consiglio Comunale per l'approvazione.
Ed è qui che l'elefante partorisce il topolino.
Nel giro di un mese, dopo vari passaggi in Commissione, le tre date di fine giugno erano state stravolte e ridotte a due, di cui una assolutamente formale (per addetti ai lavori), entrambe a luglio, quando, si sa, il caldo e le ferie estive non sono certo di aiuto alla partecipazione (viene in mente il buon Hüllweck che fissò la data del referendum del 2006 nel fine settimana del ponte dell'8 settembre!).
Dunque, la data del primo appuntamento, quello del 2 luglio alle ore 18 in Sala Stucchi è stata confermata ieri tramite il sito del Comune (che se uno non ci capita per caso...) ma non ha avuto eco sui media locali; la seconda data è stata annullata dopo l'intervento di alcuni consiglieri che si sono resi conto della situazione poco favorevole al pubblico e hanno raddrizzato il timone all'ultimo facendo slittare l'appuntamento di metà luglio a settembre (speriamo!).
A questo punto viene da chiedersi se è incapacità organizzativa della macchina amministrativa o cattiva fede e mancanza di reale volontà di rendere finalmente partecipi i cittadini di un processo che sta cambiando le regole del gioco (lo Statuto comunale è come la Costituzione) e che li riguarda direttamente. Ed è anche qui che si sente la mancanza della democrazia diretta come cultura politica e innovazione dell'ordinamento istituzionale del Comune di Vicenza.
Il Comitato Più Democrazia e Partecipazione chiede dunque all'amministrazione, nella persona del Sindaco, e alla Commissione Statuto, nella persona del Presidente, Gerardo Meridio, di provvedere a organizzare con modalità e tempi congrui (suggeriamo metà settembre) le assemblee cittadine per la presentazione del nuovo Statuto e in particolare di quella parte dello Statuto che regola la possibilità per la cittadinanza di intervenire nella cosa pubblica, ovvero gli Istituti di Partecipazione (referendum propositivo, abrogativo, proposte di delibere di iniziativa popolare, bilancio partecipativo, ecc.), affinché i vicentini possano essere adeguatamente informati e abbiano la possibilità di dire la loro su questo delicato passaggio.
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