Legge elettorale Italicum, i comunisti vicentini e l'assoluta sintonia tra Renzi e Berlusconi
Sabato 25 Gennaio 2014 alle 13:51 | 0 commenti
Roberto Fogagnoli, Segretario Partito della Rifondazione Comunista Federazione di Vicenza - Abbiamo atteso qualche giorno prima di emettere un comunicato sulla proposta di nuova legge elettorale che il segretario nazionale del PD ha partorito assieme al suo compare, no collega On. Berlusconi, padrone di FI.
Abbiamo atteso perché ci avrebbe fatto piacere che da qualche parte, alla radio o alla televisione, sui giornali quotidiani etc. si aprisse una discussione, un dibattito serio su questo cruciale argomento, poiché è della nostra democrazia, è della nostra Carta Costituzionale, è del nostro parlamento che si parla; e della loro sopravvivenza e della sopravvivenza della democrazia che si parla .
Quindi, vista la immane importanza di ciò, ci aspettavamo un vero confronto, dove tutti, ma proprio tuttipotessero dire la loro; tutti, anche i comunisti, anche coloro che per una ragione o per l’altra stanno fuori dal Parlamento ma che fanno comunque politica; quelli che tutti i mezzi di informazione ignorano ma che, con buona pace di lor signori, ancora resistono e non piegano la testa.
Invece no, come al solito e come sempre, solo e sempre i soliti noti, solo e sempre coloro che, poco di qua, poco di là , la pensano nello stesso modo, e cercano comunque di eliminare qualsiasi opposizione politica al loro malaffare.
Tutti conoscono i numeri che Renzi e Berlusconi (domanda: ma il PD non doveva vincere per farlo sparire per sempre dalla vita politica, il pregiudicato e criminale Berlusconi?) hanno estratto dal cappello: soglia di sbarramento all’8% ( più o meno 4.000.000 milioni di voti) per chi osa presentarsi da solo contro i re; soglia di sbarramento al 5% (più di 2 milioni di voti) anche per coloro che stanno col re rifiutato di entrare nelle sue schiere; premio di maggioranza del 15% ( dicasi quindicipercento = circa 8.000.000 di voti) a quel partito o quella coalizione che raggiunge il 35% dei voti: quasi una metà dei voti presi, quindi. Ma attenzione al gioco cialtronesco che questi due politicanti hanno innestato: se nella coalizione c’è un partito che non raggiunge il 5% esso non va in parlamento ma i suoi voti confluiscono nel partito più grosso che si pappa tutto e tutti i seggi, anche quelli del premio. Facciamo un esempio basandoci su una realtà vissuta alle scorse elezioni: PD e SEL in coalizione. Il PD prende il 31% SEL prende il 4,9%; La coalizione è quindi al 35.9% e vince le elezioni;  SEL torna a casa con le pive nel sacco, non ha raggiunto il 5%; il PD assorbe il 4,9 e poi si becca tutto il 15% del premio. Una bella lezione di democrazia, dove è contemplata, molto semplicemente, la sparizione politica non solo dell’avversario ma anche di chi avversario non è, e che avventatamente ha stretto un patto, ma che forse domani, potrebbe non essere più d’accordo sul percorso da fare. Fa molto regime tutto ciò.
Ma la proposta continua: chiusura del senato ( che viene trasformato in un luogo del nulla ) e quindi un colpo di spugna al bicameralismo perfetto che i padri costituenti idearono affinché le due camere avessero sempre una autonomia ed un potere legislativo ma non sconfinato; un potere ed una autonomia limitati dalla presenza dell’altra camera. Quando la nostra repubblica nacque era vivo il ricordo del regime fascista e delle miserie causate dall’assoluta libertà decisionale dei poteri e perciò  tutta la struttura legislativa fu creata affinché anche il Presidente del Consiglio ed il suo Consiglio non potessero fare quello che fosse frullato loro in testa. Ma è lontano quel tempo e la scomparsa del presidio democratico sta generando nuovi (vecchi) mostri
Ma c’è dell’altro, altro che solo poche settimane fa l’Alta Corte ha dichiarato incostituzionale ma che i due ( sempre Renzi e il amico, il criminale pregiudicato Berlusconi ) hanno ripresentato, fregandosene di qualsiasi richiamo e divieto che poteri superiori a loro hanno espresso. E quindi la cancellazione delle preferenze, e quindi ancora i listini bloccati, e quindi insofferenza verso tutto ciò che sa di Democrazia, che sa di Opposizione, che sa di Resistenza, che sa di Visione diversa del mondo.
Forse non si è ancora capito, ma ai comunisti piace andare a votare con quella cosa orribile che si chiama Legge Elettorale Proporzionale, dove ad ogni testa corrisponde un voto, ad ogni scheda nell’urna corrisponde un’idea, ad ogni croce su un simbolo corrisponde una scelta; una Legge proporzionale che permette a tutti di essere rappresentati. Il maggioritario è fallito? Allora lo si imponga con sempre maggior forza. Il capitalismo ha fallito ed il modello è in crisi? Lo si perpetui perché è l’unico modello possibile
Ecco, noi siamo spaventati. E ci spaventa la generale omologazione del pensiero e ci spaventa la faccia tosta di coloro che anche stavolta sono saltati sul carro del nuovo capetto; e ci spaventa il silenzio (perché tutte le chiacchiere televisive servono a coprire il silenzio) che è calato sulla faccenda e ci spaventa la sfacciataggine con cui si passano numeri che dicono che gli Italiani ci stanno: ebbene noi siamo convinti, e lo diciamo forte, che quei numeri sono fasulli, che servono a creare consenso attorno al vuoto, o al buio, che avanza. Cosa potrà mai pensare l’italiano che sta davanti al televisore quando legge che il 50-60-70 % di noi è d’accordo? Penserà che se anche lui non lo è ma gli altri lo sono allora sarà bene mettersi in riga, perché forse è lui che sbaglia e non il 50-60-70%. Noi sappiamo, tutti sanno come sia facile creare consenso quando l’ignoranza, l’incultura, l’apatia e la barbarie regnano incontrastate.
Qualcuno obietterà che ci spaventa stare fuori dal Parlamento. Bene, durante il fascismo i comunisti restarono fuori dal parlamento per 20 anni, anzi dovettero anche andare fuori dall’Italia per salvarsi la pelle, quindi abbiamo dei precedenti che depongono a nostro favore. I comunisti sono spaventati invece dalle miserie che Renzi e Berlusconi e tutti i loro amici e camerati causeranno a tutti i lavoratori, agli studenti, ai pensionati; i comunisti sono spaventati da questi politicanti che cancelleranno i beni comuni, il diritto alla casa ed al lavoro, il diritto allo sciopero e alla protesta, il diritto alla difesa del suolo, dell’acqua e della terra, che cancelleranno il diritto al futuro. Costoro stanno creandosi una legge elettorale ed un sistema di potere che li porrà al riparo da qualsiasi controllo, che li porrà al riparo, un giorno che dovessero cadere, da qualsiasi richiesta di risarcimento politico e morale; stanno preparando un sistema che permetterà ai potentati economici di continuare ad arricchire facendo pagare le crisi a tutta la società ed ampliando sempre di più la forbice tra ricchi e potenti e poveri e schiavi.
Per chiudere: c’è qualcuno che ha sentito dire che, dopo anni di sacrifici e tagli e licenziamenti e pensionamenti sempre più lontani e tickets sanitari e tasse sulla vita, l’Italia non ce la fa più ed è uscita dalla classifica dei “grandi†( secondo il pensiero capitalista, s’intende) e che la ripresa che tutti spergiurano arriverà a breve ( la bugia la stanno ripetendo da almeno 8 anni) non arriverà affatto e che non ci saranno nuovi posti di lavoro e il paese sprofonderà ancora e ancora e ancora, stante che le cure proposte da lor signori non fanno che perpetuare la malattia? Con tanti auguri che la lotta si risvegli.
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