Le liste di Ingroia per camera e senato: aperte a partiti e movimenti in un quadro nazionale
Sabato 19 Gennaio 2013 alle 15:42 | 1 commenti
Dopo la fine positiva della raccolta delle firme anche in banchetti in Corso Palladio a Vicenza e nel Vicentino, pubblichiamo in anteprima le liste dei candidati di Rivoluzione Civile per Antonio Ingroia alla camera dei deputati (Veneto 1, che comprende Vicenza, Verona, Padova e Rovigo, e Veneto 2 con Venezia, Treviso e Belluno) e al senato, collegio unico con la nota pervenutaci che Silvano Sgreva Silvano per il senato e Giuseppe Amura Giuseppe per Veneto 1 hanni ritirato le loro candidature con comunicazione al partito di appartenenza (IdV) ed al tribunale competente, ndr).
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A seguito anche delle polemiche scatenate da Sallusti & c. ieri sera non sui programmi ma addirittura sulla composizione geografica delle sue liste durante la trasmissione Leader su Rai 3 condotta da Lucia Annunziata, i vertici della nuova formazione hanno sottolineato per le liste che «le elezioni sono nazionali, il "bene comune" è la nostra Patria; i candidati sono persone oneste, per bene, impegnate nella società civile e nei partiti con competenza e passione; nulla impedisce (anzi) a un rappresentante della LIPU, piuttosto che del WWF, piuttosto che di "LIBERA" di fare il bene dei cittadini».
Detto che sempre ieri sera la conduttrice Lucia Annunziata si è addirittura scusata per essersi lasciata prendere la mano dalle "provocazioni" in studio dal direttore de Il Giornale, che dal suo ... "pulpito", ha dato del "mascalzone" al Pm anti mafia,gli stessi vertici di Rivoluzione civile sottolineano come «queste elezioni sono fondamentali per cambiare percorso a livello nazionale e non solo o esclusivamente territoriale. Per cui sarebbe bene che ogni lista avesse addirittura un napoletano presentato in Veneto, un veneto presentato in Sicilia e così via per dimostrare anche l'unità del paese e il fatto che i problemi di lavoro e legalità non vanno affrontati nei singoli territori ma a livello complessivo, a livello di Stato».
Giorgio Ingroia oggi ha, quindi, affermato che non esistono spazi di collaborazione pre elettorale col Partito democratico dopo le sue ultime esternazioni di non dialogo a sinistra e di possibili accordi con Monti per cui gli eletti in parlamento della sua formazione, che ripartisce equamente rappresentati dei partiti "costituenti" (PdCI, Prc, Idv, Verdi) e movimenti (comitati, arancioni, eccetera) verificheranno in quella sede se il Pd attuerà quello che oggi promette.
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