Lavoro, crescita, scuola. Ricette diverse tra Lista Monti e M5S
Sabato 16 Febbraio 2013 alle 11:07 | 0 commenti
La campagna elettorale sta entrando sempre di più nel vivo. I vari candidati lavorano alacremente per spiegare ai cittadini i rispettivi programmi. Il rischio che corrono, tuttavia, è quello di parlare in maniera astratta senza entrare nello specifico dei problemi che affliggono il Paese e delle soluzioni pensate per porvi rimedio. Ci ha pensato VicenzaPiù, nella persona del direttore responsabile Giovanni Coviello, ad incalzare i candidati espressi dalla città berica e dal suo comprensorio a riportare la discussione al nocciolo dei problemi.Â
Protagonisti del quarto incontro frontale, organizzato dalla nostra testata nella splendida location del Caffè Garibaldi in piazza dei Signori, Alberto Toldo e Francesco Giuliari candidati con Scelta Civica per l’Italia con Monti (quarto e settimo in lista alla Camera dei deputati) ed Enrico Cappelletti candidato del Movimento 5 Stelle (primo in lista al Senato) con Giacomo Torre, candidato allle Parlamentarie M5S per il senato, e Giordano Lain, nome storico del Movimento a Vicenza. Di seguito i principali temi trattati.
1-Lavoro.
Scelta Civica per l’Italia con Monti. Alberto Toldo indica nel superamento del dualismo fra lavoratori sostanzialmente protetti e non protetti nel mercato del lavoro uno dei cardini del programma di governo del premier uscente. E contemporaneamente introdurre degli strumenti che siano in grado di abbattere la paura degli imprenditori nell’assumere. Il tutto mettendo in discussione anche parte della riforma Fornero. Secondo l’esponente montiano l’Italia spende troppo negli ammortizzatori sociali, come la cassa integrazione,  mentre quei fondi andrebbero utilizzati per favorire il ricollocamento di quanti hanno perso il lavoro.
Movimento 5 Stelle. Per Enrico Cappelletti modificare le norme che regolamentano il mondo del lavoro serve poco se non c’è crescita. La ricetta dell’esponente grillino consiste nel detassare gli investimenti per gli imprenditori operano all’interno della propria azienda, detassare le assunzioni di giovani fino ai 35 anni e concedere una franchigia finanziaria a chiunque apre una nuova impresa per i primi due anni in modo da darle il tempo per strutturarsi.
2- Crescita
Scelta Civica per l’Italia con Monti. La principale ricetta per rimettere in piedi l'Italia è tagliare la spesa pubblica e intensificare la lotta all’evasione – compreso proseguire le trattative per trovare l’accordo con la Svizzera –   per liberare risorse che permettano di abbassare le tasse e rilanciare l'economia. Un paese che ha aumentato la spesa pubblica di 22 miliardi di euro all’anno negli ultimi 20 anni deve vergognarsi di chiedere sacrifici agli italiani. Monti lo ha fatto a malincuore ma ha anche ridotto di molto le uscite per l’anno in corso con lo Spending Rewiew e intende continuare a farlo. Non è possibile accettare di continuare a mantenere uno stato così sprecone.
Movimento 5 Stelle. È possibile introitare grosse somme puntando sulla vendita delle frequenze televisive e sull'accordo con la Svizzera per la tassazione dei capitali italiani portati oltralpe per eludere il fisco italiano.
3- Project financing
Scelta Civica per l’Italia con Monti. Non può essere l’unica strada per realizzare le medie e grandi opere. Non è possibile che la convenzione firmata tra pubblico e privato non sia resa pubblica. L’ospedale di Santorso è un esempio da non seguire, l’Italia non è nelle condizioni di potersi indebitare ancora. Vanno cambiate le regole del gioco che sono strutturate per arricchire le grandi imprese a scapito del pubblico.
Movimento 5 Stelle. Contrarietà assoluta. È uno strumento che potrebbe anche funzionare ma in mano alle persone sbagliate genera disastri, per il pubblico, e incredibili guadagni, per il privato con soldi pubblici. Uno strumento non è dannoso di per sé ma dipende da chi lo usa. Ad esempio una pistola può essere utile in mano ad un poliziotto, deleteria in mano ad un criminale
4- Scuola
Scelta Civica per l’Italia con Monti. Il governo Monti ha proposto l’innalzamento da 18 a 24 le ore di insegnamento frontale per ciascun insegnante. Questo comporterebbe una drastica diminuzione del numero di docenti. Le stesse risorse potrebbero essere reinvestite sempre sul sistema scuola perché lì c’è il futuro del Paese. In un periodo in cui tutti gli italiani fanno dei sacrifici è giusto che anche questa corporazione faccia la sua parte.
Movimento 5 Stelle. Contrarietà ai finanziamenti alle scuole paritarie, aumentare gli investimenti sulla scuola e non penalizzare ulteriormente una categoria già abbastanza martoriata come quella degli insegnanti come intendeva fare il governo Monti
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