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Lav: i Comuni aprono allo sterminio delle nutrie, ricorso al Prefetto

Di Redazione VicenzaPiù Giovedi 6 Agosto 2015 alle 18:16 | 1 commenti

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LAV Vicenza

Sono almeno due i Comuni della provincia di Vicenza che, con l’emissione di provvedimenti amministrativi, aprono la strada allo sterminio indiscriminato delle nutrie. Entrambi i provvedimenti sono stati prontamente impugnati dalla LAV, che ha fatto ricorso al Prefetto di Vicenza, chiedendone l’immediata revoca.

Con due ordinanze contingibili e urgenti, infatti, i Sindaci di Brendola e Villaverla hanno decretato un’asserita “emergenza nutrie”, dando così il via libera al massacro di questi miti animali, introdotti nell’ambiente proprio da mani umane, allevati per farne pellicce e irresponsabilmente rilasciati in natura, con il passare degli anni e delle “mode”.
Le ordinanze emesse nelle scorse settimane richiamano presunti, e soprattutto mai provati, rischi sanitari per i cittadini, che deriverebbero dalla presenza delle nutrie sul territorio. Tali fantomatici rischi non trovano alcun riscontro nella realtà, in quanto non esiste documentazione tecnico-scientifica che provi un solo contagio tra nutrie e uomini nei due Comuni, eppure costituiscono il pretesto per emettere l’ordinanza, poco importa se supportati da riscontri oggettivi.
“Con la irresponsabile firma di questi provvedimenti – dichiara Massimo Vitturi, Responsabile LAV Animali Selvatici - i Sindaci diffondono un ingiustificato allarmismo e timore fra i loro concittadini, richiamando uno stato emergenziale del tutto privo di fondamento. A tale proposito è necessario ricordare che, come da specifiche indicazioni del Ministero dell’Interno, lo stato di emergenza sanitaria può essere dichiarato solamente se comprovato da pertinente documentazione scientifica. In assenza di tali evidenze è del tutto illegittimo avvalersi dello stato di emergenza quale pretesto per consentire a chiunque di accanirsi contro le nutrie”.
Per questo motivo la LAV ha depositato un puntuale ricorso al Prefetto di Vicenza, dott. Eugenio Soldà, col quale si richiede un intervento urgente perché tali ordinanze vengano revocate e perché nel futuro non ne vengano assunte di simili, in tutta la provincia.
“Non è più tollerabile lo stato di allarmismo permanente che le istituzioni hanno creato attorno alle nutrie – continua Vitturi - I cittadini hanno il diritto di essere correttamente informati e, soprattutto, gli animali non possono essere massacrati a causa dei pregiudizi di amministratori poco preparati sul tema dei rischi sanitari e dei metodi incruenti per una corretta convivenza con gli animali selvatici”.

Leggi tutti gli articoli su: prefetto, Lav, Massimo Vitturi, nutrie

Commenti

Inviato Venerdi 7 Agosto 2015 alle 01:14

Suvvia sig. Vitturi non diciamo cavolate: dal 2014 le nutrie non sono più fauna selvatica, questo per legge. Adesso sono equiparate ai topi, ratti,e arvicole. Allora non raccontiamo frottole sulle nutrie, finora non avete difeso i topi i ratti e le arvicole dalla libertà di poterle massacrare con qualsiasi mezzo atto allo scopo, veleni compresi. Allora cosa sono le nutrie se non dei grossi toponi alloctoni,cioè fauna di un altro continente. Come sempre le Ass.ni animaliste non dicono fino in fondo la verità. E' informato il sig. Vitturie la Lav, che una direttiva europea intima agli stati membri la completa ERADICAZIONE della nutria in tutta Europa. Perchè la presenza della nutria in Europa ha provocato danni irreparabili alla biodiversità degli ambienti dove prolificano le nutrie. Molte volte le Associazioni animaliste affermano riferendosi ad altri argomenti che riguardano la fauna selvatica che dobbiamo adottare le direttive europee. La stessa cosa è per le nutrie,lo vuole l'Europa quindi dobbiamo adeguarci anche in Italia.
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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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