L'aria che tira a Vicenza: dall'inquinamento al traffico "metropolitano"
Martedi 29 Dicembre 2015 alle 19:51 | 0 commenti
Sono giorni di tensione, e l'anno nuovo arriva sotto un'aria pesante. Letteralmente, visti i livelli di inquinamento atmosferico e i tanti discorsi che ci gravitano attorno. Un discorso "pregnante" e denso, come la nebbia che avvolge Vicenza e la Pianura Padana in questi giorni, una nebbia così fitta che la stampa locale fa così fatica a guardarci attraverso che è costretta a dedicarle la prima pagina.Â
Tra i tanti discorsi c'è un grande affanno sullo scarico di responsabilità e sull'attribuzione delle "colpe" dell'inquinamento atmosferico. Chi dà la colpa alle auto, chi alle stufe, chi alle fabbriche, chi agli inceneritori, e chi più ne ha più ne metta. La sola certezza è che le contromisure sono tra le più varie e tutte ugualmente inefficaci. Ma nel bailamme politico e retorico alcune proposte apparentemente infattibili ci permettono quantomeno di riflettere in prospettiva, sul futuro anche della nostra Vicenza.
Ieri, 28 dicembre, il candidato alle primarie del centrosinistra a Milano, Giuseppe Sala, ne ha detta una "grossa" sulle possibili soluzioni allo smog di Milano: prolungare la metropolitana fino a Monza.
Se l'impresa sembra titanica è però forse sensata, soprattutto quando parla della prospettiva della Città Metropolitana.
La nostra Vicenza è decisamente più piccola di Milano, e ha problemi molto differenti, ma guardarla con una prospettiva un po' "metropolitana" forse non farebbe male. Vicenza è sì piccola, ma rimane il centro attorno a cui gravita la vita della Provincia, al punto che molti dei Comuni limitrofi godono, nella visione popolare, dello statuto di Paesi "dormitorio". E allora perché non pensare a una metropolitana vicentina? Una rete di trasporti che sappia collegare in maniera davvero efficiente il centro cittadino con i comuni dell'hinterland, che elimini la necessità , oggi fisiologica, di prendere la macchina per muoversi in città . Un'opzione del genere, forse mastodontica e impensabile oggi, darebbe veramente alla città il "respiro" di cui ha bisogno, e trasformerebbe la piccola Vicenza nella grande città che ambisce a essere, con una periferia molto più vivibile di quella, per riprendere il parallelo, di quella di Milano, e che sarebbe in grado di connettere il patrimonio culturale del centro con quello del territorio (che, per dirne una, è costellato di ville palladiane). Non solo, una città metropolitana sarebbe una città molto più funzionale in cui far passare un treno ad Alta Velocità , e sarebbe in linea con quelle che sono le prospettive di "Crescita" della città , coerente con il mantra di Bulgarini D'Elci che vuole rimettere il Centro Storico appunto, al Centro della vita sociale ed economica della città . Un centro che oggi, visto dalla periferia, è un'irraggiungibile parcheggio costoso avvolto in una nuvola di nebbia e smog.
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