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Intellettuali per Pd e Sel, Langella: dove erano quando Rivoluzione Civile proponeva unità?

Di Redazione VicenzaPiù Domenica 17 Febbraio 2013 alle 23:05 | 0 commenti

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Riceviamo da Giorgio Langella, Rivoluzione Civile Antonio Ingroia, e pubblichiamo.

A pochi giorni dalle elezioni arriva l'appello di alcuni bravi intellettuali per il voto al centrosinistra. È la riproposizione del "voto utile" di veltroniana, bersaniana e (oggi, ma non nel 2008, anzi) vendoliana memoria. Una domanda viene spontanea: ma quando Ingroia e le forze che compongono Rivoluzione civile lanciarono un appello unitario a PD e Sel, quando cercarono in ogni maniera di trovare un accordo su punti programmatici, quando Ingroia chiese a Bersani una dichiarazione chiara sull'impossibilità di fare un governo con Monti e si vide proporre qualche poltrona da senatore a persone che non fossero riconoscibili come appartenenti a Rivoluzione civile, allora dov'erano gli intellettuali che oggi chiamano l'elettorato alla "responsabilità"?

Cosa stavano facendo? Perché non hanno fatto anche loro un appello a Bersani e Vendola per una coalizione veramente progressista?

Oggi ci dicono che l'Italia ha bisogno di "trasparenza politica e giustizia sociale". Di quello che propone proprio Rivoluzione civile. Trasparenza politica significa anche e soprattutto essere per un reale cambiamento, riconoscere i propri errori (e sono tanti quelli del PD che ha approvato tutte le controriforme del governo Monti), stringere accordi con chi vuole cambiare e non con chi ha governato togliendo diritti ai lavoratori, ai pensionati, ai cittadini.

Trasparenza politica significa dire quello che si vuole fare oggi, subito, senza aspettare il giorno dopo le elezioni per vedere i rapporti di forza. Rivoluzione civile dice chiaramente quello che vuole fare. Il centrosinistra meno. Non è chiaro se ripristinerà il falso in bilancio, se ripristinerà l'art.18 (Vendola vorrebbe ma il PD dice che va bene così com'è oggi), se cancellerà l'art. 8, se
cancellerà la controriforma delle pensioni targata Fornero, se farà una vera patrimoniale progressiva sulle grandi ricchezze (Bersani, oggi, la esclude)...

Gli intellettuali che hanno firmato l'appello, paventano scenari tragici se non si voterà centrosinistra. Bisogna essere "responsabili" scrivono. Lo scenario è già drammatico. Lo è per chi lavora, per chi è disoccupato, per i pensionati, per chi non riesce ad andare in pensione, per i giovani, per gli ammalati, per gli studenti ... e il dramma è che la situazione è stata aggravata anche dalle decisioni prese da Monti assieme a Bersani, Berlusconi e Casini. Tutti assieme "responsabilmente". Tutti responsabili ... ma perché nessuno, oggi, è responsabile della crisi che vivono i cittadini? Perché nessuno fa autocritica? Responsabili ... ma anche Scilipoti e Calearo si definirono tali.
No, cari firmatari dell'appello per il "voto responsabile" al centrosinistra, il caos che paventate lo si può evitare votando a sinistra, dando forza alla lista "Rivoluzione civile", a chi, con chiarezza, dà garanzia di non fare, dopo il voto, quella alleanza con Monti, che impedirebbe il vero cambiamento.

Il vero voto utile, anzi quello necessario, è un voto progressista, un voto a Rivoluzione civile, senza ambiguità e senza doversi "turare il naso" e sperare che, quanto afferma Bersani (con D'Alema e altri) sulla necessità e la "bellezza" di fare comunque (anche se si otterrà la maggioranza in entrambi i rami del parlamento) un'alleanza di governo con Monti, Casini e Fini, sia soltanto una (banale e oscena) promessa elettorale. Qualcosa che dopo, forse, potrà essere dimenticata.

Ma se si vuole essere proprio trasparenti, con certe affermazioni non si può scherzare, né giocare. E non si possono utilizzare per ricattare gli elettori.

Il testo dell'appello degli intellettuali (16 febbraio 2013)

Siamo alle ultime battute di una campagna elettorale confusa, rissosa, e da parte di taluni estremamente menzognera. Due scenari inquietanti si profilano come possibili dall'esito del voto: o un caos ingovernabile; o il ritorno al potere di uomini e di forze, che negli anni passati hanno già portato il Paese verso la catastrofe.

Per evitare tutto questo, l'unica strada è votare per la coalizione di centro-sinistra, assicurandole l'autosufficienza, che le consentirebbe di mettere in piedi un Governo stabile, autorevole, rispettabile a livello europeo, in grado di gestire al meglio politiche e alleanze.

L'Italia ha un disperato bisogno di trasparenza politica e di giustizia sociale: se nei prossimi cinque anni non saremo in grado di restituire dignità alle istituzioni, rispetto per la politica, fiducia nei partiti, strategie di sviluppo e insieme un colossale mutamento di rotta nei confronti delle classi lavoratrici e dei ceti disagiati, ci ritroveremo, come altre nazioni europee, nel baratro.

Questo è vero per l'intero territorio nazionale. Ancor più vero in quelle regioni "a rischio" (dalla Lombardia alla Sicilia), dove poche decine di migliaia di voti possono fare la differenza tra un nuovo inizio e una pessima fine.

Ogni voto è perciò prezioso a questo scopo: chiediamo all'opinione pubblica e agli elettori di scegliere come una ragione responsabile spinge inequivocabilmente a fare. E chiediamo ai cittadini che lo condividano di sottoscrivere e promuovere questo appello.

I primi firmatari: Umberto Eco, Stefano Rodotà, Gustavo Zagrebelsky, Claudio Magris, Barbara Spinelli, Andrea Camilleri, Nadia Urbinati, Guido Rossi, Tullio De Mauro, Natalia Aspesi, Giorgio Parisi, Vittorio Gregotti, Alberto Melloni, Sandra Bonsanti, Luigi Ferrajoli, Filippo Gentiloni, Piero Bevilacqua, Alberto Asor Rosa.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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