Langella vs Ciambetti: lotta ... continua?
Venerdi 18 Marzo 2011 alle 10:25 | 0 commenti
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Giorgio Langella, PdCI, FdS - Ho letto la seconda replica di Ciambetti. Al solito equivoca, estrapola, scrive quello che ha letto da qualche parte, cita ... fa confusione. Mette insieme fatti che dovrebbero essere, per lo meno, inseriti nel contesto temporale nel quale sono avvenuti.
E', forse, inutile replicare al pressapochismo imperante (che non è solo di Ciambetti) ma una cosa va detta: i comunisti italiani hanno combattuto contro i nazifascisti, hanno liberato l'Italia, hanno scritto(assieme a tutti gli antifascisti) la Costituzione sulla quale Ciambetti ha giurato. La guerra devastante in Russia (allora Unione Sovietica) l'ha portata il fascismo. Basterebbe leggere i libri di Mario Rigoni Stern per capire e conoscere quello che è successo.
Quando Ciambetti cita "Avanti popolo, alla riscossa, il tricolore trionferà ..." (parafrasando "bandiera rossa") forse crede di essere spiritoso ma non lo è. Se oggi può dire e scrivere quello che vuole lo deve anche al fatto che i comunisti (si, quelli di Gramsci, Togliatti, Longo, Berlinguer e Camilla Ravera) hanno lottato per la libertà di tutto il popolo italiano e che hanno continuato a lottare contro chiunque volesse stravolgere i principi e i valori della Costituzione. Lo hanno fatto in prima fila contro la polizia di Scelba e contro il terrorismo, contro la mafia (si vada a vedere Ciambetti quanti militanti comunisti sono stati assassinati perché ostacolavano gli interessi dei mafiosi), contro gli apparati deviati dello stato.
Il confronto tra PCI e DC non è stato quello descritto (con umorismo) da Guareschi. E' stato molto più serio e nobile. Per quanto riguarda poi le citazioni su Tito e l'Isola Calva ho una domanda: perché non si citano tutte le cose? Quello che ha fatto l'esercito italiano nei territori della ex-Jugoslavia è stato tremendo. Si documenti Ciambetti sui campi di sterminio italiani e sulle condizioni imposte alla popolazione slava. Azioni ignobili e massacri che, forse, non giustificano la vendetta ma che fanno capire e aiutano a comprendere cosa è successo. I simboli dell'Italia unita sono un'altra cosa rispetto a come li vuole ridurre il signor Ciambetti e i tanti leghisti che non partecipano. Mi sembra stravagante che proprio loro pretendano di impartire lezioni.
Giorgio Langella
PS: oggi sul giornale di vicenza c'è un'intera pagina sul fatto che esponenti leghisti veneti ieri non hanno festeggiato perché hanno lavorato. A parte che ci dovrebbero spiegare cosa intendono per "lavoro", visti i risultati che stanno ottenendo governando Veneto e Italia, visto il fatto che spendono 300 milioni di euro perché non vogliono unire le elezioni al referendum (per questioni di pura opportunità : non vogliono che si raggiunga il quorum al referendum), visto che fanno di tutto per salvare Berlusconi (che forse considerano il loro "datore di lavoro") è bello sapere che almeno un giorno all'anno lavorano. E gli altri?
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