Langella: licenziamo i componenti del governo. Subito!
Giovedi 27 Ottobre 2011 alle 22:42 | 0 commenti
Giorgio Langella, PdCI, FdS - Siamo alle solite. Il governo fa pagare la crisi a chi lavora e ai pensionati. La famigerata lettera consegnata ieri alla UE non è nient'altro che un attacco ai diritti dei lavoratori e dei cittadini. C'è scritto nella lettera firmata "Silvio": "Entro maggio 2012 l'esecutivo approverà una riforma della legislazione del lavoro" e che questa sarà "funzionale alla maggiore propensione ad assumere e alle esigenze di efficienza dell'impresa anche attraverso una nuova regolazione dei licenziamenti per motivi economici nei contratti di lavoro a tempo indeterminato".
E anche: "Entro il 30 novembre 2011, il Governo definirà un piano di dismissioni e valorizzazioni del patrimonio pubblico che prevede almeno 5 miliardi di proventi all'anno nel prossimo triennio".
Ma come si può sostenere che la crescita si ottiene con la "libertà " di licenziamento? Con che faccia si può essere credibili, in una condizione di mancanza di lavoro, quando si nega la pensione chi ormai è anziano? A cosa serve vendere il patrimonio pubblico se non svendere a ricchi privati proprietà che sono di tutti, rendendo più povero lo Stato?
Berlusconi e complici si assumono impegni che colpiscono e colpiranno ognuno di noi. Saremo più poveri e con meno diritti mentre lorsignori continueranno ad arricchirsi.
Non si prevede nessuna patrimoniale. Non c'è nulla sul far pagare il dovuto ai ricchi.
Contro questa manovra dobbiamo lottare tutti. Uniti. Uno sciopero generale si impone, subito, per far capire a lorsignori che la crisi la devono pagare loro. E che, per poter ricominciare a sperare, è necessario mandare a casa tutti gli incapaci componenti di un governo assolutamente disastroso. Licenziamoli!
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